Un app che mischia videogame e social media è il fenomeno virale del momento tra i giovanissimi: ma nasconde delle insidie.
Quando un’applicazione, che sia un social media o un videogame online in cui è possibile chattare con utenti da ogni parte del mondo, diventa virale e coinvolge milioni se non miliardi di bambini e ragazzini in tutto il mondo, giunge il momento di porre attenzione sui pericoli che si possono annidare all’interno. L’enorme popolarità e diffusione di un videogame (come nel caso di Fortnite) o di un social (è ad esempio il caso di TikTok) tra i più giovani spinge i malintenzionati a inserirsi nel sistema per cercare di circuire e adescare i minori.
Approfittando dall’anonimato fornito dall’avatar 3D, un adulto ha adescato un bimbo scozzese. Il tentativo di circuire il minore è stato scoperto dai genitori, i quali hanno denunciato l’accaduto alla polizia locale che adesso ha aperto un’indagine e sta cercando di risalire all’identità dell’adescatore.
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In seguito alla denuncia e all’apertura dell’indagine, il capo della reparto di polizia che si dedica alla prevenzione e all’intervento sui casi di cyber crimini, Michael Steenson ha allertato i genitori a fare maggiore attenzione alle app utilizzate dai figli: “I Social Media sono oggi una parte importante della vita di tutti, bisogna assicurarsi che la navigazione dei nostri figli sia sicura. La prevenzione in queste situazioni è cruciale e voglio ricordare ai genitori di controllare sempre quali app e contenuti stanno guardando”.
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L’appello del poliziotto scozzese è valido ovviamente per tutto il mondo. L’app in questione, Zepeto, è stata scaricata da oltre un miliardo di utenti ed è dunque diffusissima. Come sempre quando si parla di queste cose è importante non demonizzare l’app o il social in questione, visto che si tratta di strumenti che vengono utilizzati da alcuni in modo improprio, illegale o nocivo. Bisogna prevenire, controllare e educare i figli a riconoscere i pericoli della navigazione web, per evitare che vivano delle brutte situazioni.
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