Sanremo continua a far parlare di sé, ci trascineremo l’eco del Festival infatti, ancora per molto tempo. Questa volta oggetto di discussione, ed annessa polemica, è stato Michele Bravi che con la sua ‘Inverno dei fiori’ si è piazzato decimo nella classifica generale dei 25 cantanti in gara e anche su YouTube la canzone sta registrando ottimi numeri; più di due milioni di visualizzazioni e commenti da parte degli utenti più che positivi rispetto al testo, profondo e sentito, e alla musica. Insomma, una vera e propria perla del panorama musicale italiano.
Tuttavia, la cover “Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi” di Lucio Battisti che Bravi ha dedicato ai nonni “che mi hanno insegnato che è impossibile che uno scoglio possa arginare il mare. Non ci sono più ma hanno cantato con me” – ha spiegato il cantante dopo l’esibizione – ha fatto storcere il naso al critico d’arte più famoso d’Italia, Vittorio Sgarbi, che, glissando totalmente sul messaggio lanciato da Bravi, ha commentato negativamente la performance del 27enne.
Ospite, infatti, di ‘Dedicato‘ su Rai Uno, ha parlato così di Bravi: “C’era quell’altro che cantava una canzone di Battisti, che si chiama Bravi, tutto femmina. E cantava rivolgendosi ad una donna come se fosse un maschio. La canzone è fatta da Battisti per una donna e lui era un uomo e la declinava al maschile”.
Al “Tutto Femmina”, la conduttrice, Serena Autieri, sbotta in una risata, spiegando come i vestiti siano una provocazione, sviando il discorso ripreso però subito dal parlamentare convinto che esisterebbe in Italia un clima per cui la fluidità di genere si possa assimilare ad una moda, non arte, come i jeans a vita bassa che noi tutti speriamo non tornino mai più in auge, ma questo è un altro discorso.
Michele Bravi non si è perso d’animo ed in una lunga Instagram story ha deciso di rispondere a Sgarbi: “Non amo dare spazio o voce a persone che ignorano la bellezza della libertà di espressione individuale, né tantomeno demonizzare una risata imbarazzata dovuta all’imprevisto di una diretta. Non farò nomi e vi invito a non andare a scavare”, eppure il destinatario del messaggio era abbastanza palese.
“Colgo però lo spunto, visto che da ieri mi state mandando un video di una trasmissione dove accusa la mia eccessiva femminilità, per dire che sono orgoglioso di dare voce a un approccio non giudicante dell’individualità. Non smetterò mai di dire con la mia musica “siate completamente voi stessi” – ha aggiunto il cantante – “Questa non è una lotta che riguarda la comunità LGBTQI+ ma ha a che fare con la possibilità di tutti di raccontare al mondo i propri colori. È un segno di civiltà rispettare e accettare opinioni diverse dalla propria ma è un peccato lasciare che giudizi medievali limitino la vostra creatività. Siate creativi sempre”, spegnendo si spera, una volta per tutte, le polemiche.
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