“Ora basta, deve abdicare”: la Regina nel mirino – lasciare il regno a Carlo è la mossa giusta?

Per la regina Elisabetta II potrebbe essere davvero arrivato il momento di fare ciò che non avrebbe mai pensato di fare. 

Come noto, l’idea di dimettersi volontariamente dalla monarchia è stata sempre considerata dalla sovrana un’idea “ripugnante”: tuttavia, stando a quanto affermato dalla giornalista e commentatrice reale Daniela Elser, la regina dovrebbe riconsiderare il suo approccio all’ipotesi di abdicare.

regina elisabetta

“È ora che la regina si ritiri. È tempo di riconsegnare le chiavi di Buckingham Palace e lasciare che qualcun altro abbia l’apparente piacere di dover trascorrere 30 minuti alla settimana a chiacchierare con Boris Johnson“, le parole di Daniela Elser, che sono ovviamente destinare a fare molto rumore.

La regina è riuscita ad infrangere una serie di record impressionanti durante il suo lunghissimo regno, tra cui riuscire a diventare la monarca più longeva nella storia britannica, avendo raggiunto i 70 anni sul trono all’inizio di quest’anno.

La regina, anche all’età di 95 anni e pur essendo rimasta senza il suo amato Filippo – venuto a mancare nell’aprile dello scorso anno – si mostra sempre molto determinata e battagliera.

Dare il regno a Carlo sarebbe “una mossa astuta”

Ma la giornalista sottolinea come ad un certo punto la sovrana deve fare i conti con la vecchiaia e i continui acciacchi. Le recenti immagini che fanno riferimento alle funzioni ufficiali hanno messo in evidenza una fragilità ormai sempre più chiara.

Anche per questo la giornalista sostiene che le dimissioni, in questo momento, rappresenterebbero una “mossa astuta”, che consentirebbe a Carlo di salire al trono.

“Un’incoronazione piena di gioia per il re Carlo III, con la madre raggiante che guarda con orgoglio: sarebbe tutta un’altra cosa rispetto ad un’incoronazione contaminata dalla tristezza della sua morte”, ha detto la Elser.

Il regno di Carlo potrebbe quindi godere di un inizio positivo e non sarebbe oscurato dal lutto nazionale che ovviamente travolgerebbe l’intera nazione.

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