“È ancora dura”: il dramma di Kledi che racconta la malattia di suo figlio

Il 29 agosto dello scorso anno Kledi Kladiu e sua moglie, Charlotte Lazzari, condividevano la loro gioia per la nascita di Gabriel, il secondogenito della coppia. 

Tuttavia, fin da pochi giorni dopo la venuta alla luce di Gabriel, Kledi e Charlotte hanno dovuto attraversare un periodo durissimo, che il ballerino ha scelto di raccontare in un post su Instagram molto struggente.

Kledi Gabriel

Il piccolo, infatti, è stato colpito da una grave malattia: fortunatamente è riuscito a sopravvivere, ma il percorso – come sottolinea lo stesso Kledi Kladiu nel post – è ancora molto lungo.

“A 13 giorni dal parto – racconta Kledi – Gabriel ha manifestato febbre e forti convulsioni, espressione di una diagnosi piuttosto complessa: meningo-encefalite. L’inizio di un calvario che ci ha davvero messi a dura prova. Gabriel è sopravvissuto e dopo aver riaperto gli occhi, passo dopo passo e con l’audacia di un eroe ha messo in campo tutta la sua forza per riappropriarsi di ciò che questo brutto imprevisto gli ha tolto”.

Proseguendo nel post, Kledi spiega come il secondogenito della coppia sia rimasto oltre un mese e mezzo in terapia intensiva ed è stato sottoposto a molti altri esami prima di lasciare l’ospedale.

Kledi e Charlotte hanno anche un’altra figlia, Lea

“Siamo tornati a casa consapevoli che il percorso di ripresa sarebbe stato lungo e impegnativo – fanno sapere Kledi e Charlotte, che mostrano tutto il loro coraggio – Non vogliamo nasconderci dietro alle parole fingendo che sia tutto semplice ma crediamo immensamente nella neuro plasticità, nella sconfinata forza di volontà del nostro piccolo guerriero, nella costanza e nell’ amore come miglior stimolo all’apprendimento”.

Kledi e Charlotte hanno voluto condividere la loro storia, nella speranza che il calore familiare – i due hanno anche un’altra figlia, Lea – possa aiutare Gabriel a recuperare.

Inoltre, la vicenda che li ha visti purtroppo protagonisti potrebbe fungere anche da stimolo a tutti coloro che si ritrovano ad affrontare situazioni simili, spingendoli a non mollare.

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