Morti sul lavoro, tre vittime in un giorno: l’intero stivale continua a macchiarsi del sangue dei lavoratori

La piaga dei morti sul lavoro continua ad infestare tutta Italia, da nord a sud. Solo nelle ultime ore si contano ben tre morti: un operaio di 23 anni in Sardegna, uno di 39 anni in Trentino e un altro di 60 anni in Emilia-Romagna. Il più giovane dei tre è morto a Sorso, in provincia di Cagliari; sarebbe stato travolto da un ponteggio in un cantiere edile nella zona artigianale.

A soccorrere il 23enne sono giunti i Vigili del fuoco, i medici e infermieri del 118 e i Carabinieri della vicina Porto Torres, ma non c’è stato nulla da fare. Il secondo incidente è avvenuto in Trentino. La vittima è un 39enne di origini albanesi; è stato travolto da un solaio durante i lavori di ristrutturazione di un edificio. Subito i soccorsi l’hanno trasportato all’Ospedale ‘Santa Chiara’ ma il giovane è deceduto a causa delle gravi lesioni riportate.

Il terzo incidente è avvenuto in Romagna, poco dopo le 11, stando alla ricostruzione effettuata dalla Polizia. L’uomo 60enne era dipendente di una ditta di autotrasporti con sede ad Avellino; era giunto a destinazione a Piavesestina di Cesena nella sede Hera e stava scaricando il mezzo da grossi bidoni per la raccolta dei rifiuti. Le dinamiche non sono ancora chiare, ma l’uomo è stato improvvisamente travolto da alcuni bidoni.

La Cgil è intervenuta in merito, chiedendo maggiori attenzioni sul tema della sicurezza sul posto di lavoro; secondo quanto rilevato dall’Ottobre 2018, solo nella provincia di Trento un incidente su quattro risulta mortale. Purtroppo il tema dei morti sul lavoro è una costante ormai da anni nel nostro paese.

Morti sul lavoro, i dati Inail

Secondo i dati dell’Inail (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) solo nello scorso 2021 l’ente nazionale ha ricevuto 1.221 denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale. Se confrontati con i dati dell’anno precedente, si contano 49 decessi in meno rispetto ai 1.270 del 2020, un calo del -3,9%.

C’è da sottolineare che proprio nel 2020 i dati risultano leggermente imprecisi, dato che la pandemia da covid-19 ha avuto come conseguenza l’omissione di alcune denunce arrivate tardive all’ente nazionale. Molte delle denunce riguardavano ‘incidenti’ mortali da contagio.

Nonostante la provvisorietà dei dati, è comunque possibile rilevare un dato importante: molti dei decessi avvengono durante il percorso da e verso il luogo di lavoro, mentre quelli in occasione di lavoro sono leggermente diminuiti. Stando ai dati raccolti al 31 Dicembre degli scorsi anni, nel 2020 si contavano 214 casi di morti in itinere, mentre nel 2021 sono saliti a 248 (+15,9%). Quelli sul luogo di lavoro sono diminuiti del 7,9% (da 1.056 a 973).

A questi numeri si aggiungono i decessi dovuti a 17 incidenti plurimi (nel 2021) per un totale di 40 decessi (più della metà sono vittime di incidenti stradali). Stessa storia per le denunce di infortunio: in aumento gli infortuni in itinere (+29,2%, da 62.217 a 80.389 casi).

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