“Schiave sessuali”: Berlusconi distrutto al processo – ricordata la testimone chiave morta nel 2019

Sono durissime le parole pronunciate dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano nella requisitoria del processo Ruby Ter. 

Nel corso dell’ultima udienza del processo, che vede tra i 28 imputati per le famose ‘cene eleganti’ di Arcore anche Silvio Berlusconi, Tiziana Siciliano ha voluto ricordare anche Imane Fadil, morta il 1 marzo 2019 per una grave forma di aplasia midollare.

La modella marocchina è stata una testimone chiave nei processi Ruby, ed è per questo che il procuratore aggiunto ha deciso di dedicarle un passaggio della sua requisitoria.

berlusconi imane

“Ci sarebbe piaciuto tanto avere qui con noi Imane Fadil, soprattutto per lei, perché era molto giovane ed è stata protagonista di un fatto molto triste – ha detto il procuratore aggiunto – Ma ci sarebbe piaciuto anche per voi, perché è una persona talmente particolare che tra tutte quelle che abbiamo ascoltato forse è quella che ci ha scioccato di più”.

Imane Fadil, morta dopo un mese di agonia in ospedale in circostanze che ancora oggi sono avvolte nel mistero, viene ricordata dalla Siciliano come “un giocattolo ambito da Berlusconi”.

Un giro “pericoloso e potente” che spaventava Imane

Proprio le testimonianze fornite dalla modella originaria del Marocco, che appariva come una persona “davvero ferita”, avevano spinto i procuratori a cercare la verità su quanto accadeva ad Arcore.

“Donne giovani, come Ruby ma anche come Imane Fadil, sono state stritolate da queste situazioni”, ha detto Tiziana Siciliano, che poi ha evidenziato come la giovane fosse molto impaurita da tutto ciò che le girava intorno.

berlusconi imane

“Aveva paura e l’ha avuta fino alla sua morte, un timore che il giro che l’ha accompagnata fino alla morte fosse davvero pericoloso e potente“, le dure parole del procuratore aggiunto, che poi ha lanciato bordate all’indirizzo di Silvio Berlusconi.

“Il presidente del Consiglio in carica usava sistematicamente allietare le proprie serate ospitando a casa propria gruppi di odalische, schiave sessuali a pagamento – ha detto la Siciliano – Lo divertivano, trascorrevano alcune la notte con lui e questi fatti, chiusi con sentenza passata in giudicato, sono stati cristallizzati come fatto storico: l’attività di un consolidato sistema prostitutivo”.

Imane fece nomi e cognomi delle olgettine

Imane Fadil, come ha tenuto a precisare Tiziana Siciliano, è stata un elemento decisivo nei processi Ruby. Le sue rivelazioni hanno permesso di scoprire i dettagli dei bunga bunga che si tenevano a casa di Silvio Berlusconi che hanno fatto poi esplodere il caso Karima El Marough.

Fadil, che all’epoca aveva 25 anni, partecipò a otto ‘cene eleganti’ dove venne anche pagata per l’intrattenimento. In seguito decise di denunciare tutto, rivelando anche nomi e cognomi delle olgettine.

Le confessioni di Imane Fadil resero la vita impossibile alla giovane. “Ho perso gli amici e quei pochi lavoretti che avevo – raccontò in un’intervista – Ho vissuto un periodo di forte depressione, piangevo sempre, ho anche perso i capelli a causa del forte stress”.

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