Mistero sulla morte di Gabriele Cecconi: come è finito sulla scogliera lo chef 22enne?

In fase di accertamento le cause che hanno portato al decesso del giovane chef, che si trovava a Malta per lavorare come chef in uno dei più prestigiosi hotel dell’isola

E’ giallo attorno alla morte di Gabriele Cecconi, il giovane chef 22enne ritrovato senza vita su una scogliera a Malta.

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Il ragazzo, originario di Borgomanero (Novara) si trovava sull’isola per lavorare come chef in un prestigioso hotel nella capitale, a La Valletta.

Ignote le dinamiche che hanno portato Cecconi a perdere la vita sulle rocce di una scogliera che, stando a quanto dichiarato dai colleghi, era solito frequentare quando si trovava nei turni di riposo da lavoro.

E’ giallo sulla morte di Gabriele Cecconi: come è morto il giovane chef?

Gabriele, che abitava presso la cascina Barbarana, aveva frequentato l’istituto alberghiero di Gattinara.

Il suo amore per la cucina si era trasformato poi in un lavoro. Dopo una serie di esperienze come stagista in diversi locali italiani, Gabriele aveva deciso di fare un’esperienza all’estero come cuoco.

Lì la decisione di recarsi a Malta, dove aveva trovato lavoro come chef presso un prestigioso hotel de La Valletta, Palazzo Parisio.

La prima ipotesi è quella di una caduta accidentale, ma nessuna pista è attualmente esclusa.

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Gli inquirenti, infatti, stanno indagando per comprendere quali siano state le effettive dinamiche che hanno portato il giovane cuoco alla morte.

L’unica certezza è che il 22enne fosse solito recarsi presso quella scogliera nei momenti in cui era libero dal lavoro.

Che sia caduto dalla scogliera accidentalmente? Qualcuno lo ha spinto? E’ stato colpito da un malore?

Sono queste le domande a cui gli inquirenti dovranno dare risposta per far luce sull’accaduto ma soprattutto rispondere ai dubbi della famiglia e degli amici.

Il dolore di famigliari, colleghi e amici: Gabriele era amato da tutti

“Era estroverso sempre con la battuta pronta e la capacità di sdrammatizzare, un compagnone, una persona a cui tutti volevamo un gran bene”: lo descrivono così, gli amici, che conoscevano bene l’ambizione di Gabriele, che aveva un sogno: quello di “diventare un grande chef”.

Per realizzarlo “sperava di andare un giorno nel Nord Europa, per affrontare nuove sfide”.

Una descrizione del ragazzo confermata anche dalla sua fidanzata, Raisa Grech, che l’ha voluto ricordare così:

Volevi vedere il mondo, proprio come io ho sempre voluto. Andare all’avventura e prenderla giorno per giorno, imparare altre lingue (anche se ne conoscevi già quattro), incontrare persone di culture diverse, lavorare in altri luoghi dove puoi crescere e finire alla fine capo chef del proprio ristorante”.

La salma di Gabriele ha fatto rientro in Italia il 30 maggio scorso per poter consentire lo svolgimento dei funerali.

“Il nostro abbraccio in aeroporto è l’ultimo ricordo che ho di te e il fatto che ti ho avuto tra le mie braccia dicendoti ‘ti voglio bene, se hai bisogno basta che mi scrivi’”.

Anche la sorella Giulia ha voluto scrivere un messaggio di addio per il fratello, per la cui morte sono stati inondati di messaggi, segno di quanto Gabriele fosse amato.

Spetterà ora a inquirenti e forze dell’ordine ricostruire gli ultimi tragici momenti della vita del giovane chef, il cui sorriso resterà impresso per sempre nei ricordi delle tantissime persone che lo hanno amato.

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