Dopo la maxirissa, le molestie sessuali: Peschiera del Garda sconvolta dal branco

Sono stati giorni di fuoco quelli dal 2 Giugno in poi: una serie di eventi sembra collegata tra loro e la verità è salita a galla pezzo dopo pezzo.

Stiamo parlando del caso di molestie sessuali a danni di un gruppo di ragazze tra i 16 e i 17 anni, avvenute il 2 Giugno mentre si trovavano sul treno regionale 2640. La tratta si spostava da Peschiera del Garda (comune in provincia di Verona) a Milano e il caso di molestie sarebbe collegato alla maxi rissa avvenuta lo stesso giorno proprio a Peschiera.

Per capire cos’è successo dobbiamo tornare indietro di un paio di giorni. In pieno giorno, l’incriminato 2 Giugno è scoppiata una maxirissa sulla riva del Basso Lago di Garda, tra Peschiera e Castelnovo del Garda. Il video della situazione ha fatto il giro del web e il tutto è stato scatenato da un gruppo di ragazzi che si erano dati appuntamento su TikTok.

La rissa è degenerata anche in accoltellamenti e atti vandalici. Il sindaco di Peschiera Orietta Gaiulli ha spiegato che non è la prima volta che la sua cittadina viene scelta come ritrovo: “Il primo anno erano 200, quello dopo 500 e ieri duemila“. Una cifra, insomma, mai vista.

I 2.000 ragazzi erano soprattutto giovanissimi, molti minorenni, che venivano non solo dal Veronese, alcuni anche dalla Lombardia, soprattutto da Milano. Hanno organizzato una festa con musica trap ma la situazione è degenerata a causa del furto di un portafoglio. È scoppiato il caos ed è addirittura dovuta intervenire la polizia in tenuta antisommossa per riportare l’ordine.

Le accuse sono di rissa aggravata e danneggiamenti, dato che sono state vandalizzate alcune auto in sosta. Anche il sindaco di Castelnuovo del Garda Domenico Dal Cero ha confermato che eventi del genere sono successi anche in passato, ma in misura decisamente minore.

Siamo molto preoccupati” ha dichiarato all’ANSA, “perché episodi come questo sono già successi in passato, ma soprattutto lo siamo per il numero di giovani coinvolti ed in particolare perché il tam tam sui social ha annunciato un nuovo assalto per oggi”.

In vista di ulteriori eventi simili, il prefetto di Verona ha deciso di rafforzare la sicurezza delle zone, soprattutto delle stazioni ferroviarie. Nel mirino quella di Peschiera del Garda, stazione dove si concentrano diverse delle baby gang che hanno dato via alla maxirissa.t

“Non c’è dubbio, sono gli stessi colpevoli”. Dopo la maxirissa hanno molestato sessualmente delle 16enni

Gli eventi saltati fuori poche ore dopo il caos della rissa, sono una triste conferma delle paure per la sicurezza della stazione di Peschiera, dove il gruppo di ragazze adolescenti è stata accerchiata da una di queste gang. Le giovani non avevano preso parte alla festa, ma si erano recate a Gardaland per la giornata e stavano tornando a Milano.

Questo il racconto di una delle giovani vittime: “Eravamo circondate“. “Il caldo era asfissiante, alcune di noi sono svenute”. L’aggressione sessuale è avvenuta “mentre cercavamo un controllore avanzando a fatica lungo i vagoni. Ridevano. Ci dicevano ‘le donne bianche qui non salgono’“. Un comportamento e delle parole quantomeno censurabili.

Come ulteriormente riportato, poco prima delle 18 la stazione era stata invasa “da oltre un centinaio di ragazzi e anche qualche ragazza, la maggior parte nordafricani, della nostra età o poco più grandi. Urlavano e correvano. Hanno anche sputato sui finestrini di un treno arrivato prima del nostro”.

Ancora una volta il sindaco Dal Cero ha commentato: “Gli autori delle aggressioni ai danni di un gruppo di adolescenti che stava tornando a casa in treno da Peschiera del Garda, dopo una giornata trascorsa a Gardaland, facevano parte molto probabilmente, anzi sicuramente, dei ragazzi protagonisti il 2 giugno della maxi rissa avvenuta sul lago di Garda”.

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