“Aiutate Massimo”: il malore di Giletti in diretta è già culto – VIDEO

La puntata de Non è l’Arena diventa oramai un cult, ma non di certo in senso positivo. Fra bagarre, interviste sconcertanti e malori in diretta da Mosca con visuale sul Cremlino, il risultato può racchiudersi in un solo aggettivo: imbarazzante. E l’hashtag di Giletti, nel frattempo, arriva primo in tendenza

Un mix letale di vicende a dir poco imbarazzanti hanno costellato l’intera puntata de Non è l’Arena, il talk show in onda su La7 e condotto da Massimo Giletti.

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E’ successo di tutto, letteralmente, fra un Sallusti indignato che fa ammutinamento durante la puntata e va via, un’intervista, appunto, imbarazzante alla Zakharova, la portavoce di Lavrov e un malore in diretta del conduttore che si trovava a Mosca.

C’è proprio di tutto, una ricetta perfetta di quello che la nuova definizione definirebbe “cringe”.

Malore in diretta per Giletti a Mosca: la grottesca puntata de Non è l’Arena

L’ultima puntata, come si diceva, è andata in onda da Mosca, precisamente dalla Piazza Rossa.

Intervistata “d’onore” la portavoce del ministro degli Esteri russo Lavrov, Maria Zacharova.

Quest’ultima, esponendo il mio punto di vista, ha scoccato un dardo avvelenato a Giletti che, secondo la Zacharova, stava ponendo domande sciocche oltre che semplici al punto da affermare: “Mi pare che lei parli per un bambino”.

E ancora: “Ho l’impressione che lei sia arrivato una settimana fa sulla Terra”, ha dichiarato la portavoce, che ha ulteriormente incalzato: “L’Italia, il suo paese che è membro della Nato, è entrata sul territorio dell’Iraq ed è entrata a Baghdad distruggendo e uccidendo. Mi sta raccontando che non si può entrare con le armi sul territorio degli altri paesi?“.

E apriti cielo. Nel corso dell’intervista durante la quale Giletti sembra realmente un bambino che parla con un adulto assecondandolo per paura delle sue reazioni, si è scatenato Sallusti.

A detta del direttore di Libero l’intervista è stata un asservimento totale alla peggiore propaganda che ci possa essere, utilizzando anche gli utili idioti che non mancano mai, tra cui Cacciari, che hanno usato la forza evocativa del Cremlino e del suo fascino”.

Il giornalista ha poi abbandonato lo studio su tutte le furie dicendo: “Noi sappiamo cos’è la libertà e la difendiamo”.

Sallusti ha poi aggiunto: “A me fa tristezza vedere un giornalista che stimo venir chiamato “bambino” e “incompetente” da una cretina che non sa nemmeno di che cosa sta parlando, perché noi la libertà ce l’abbiamo e sappiamo che cos’è e ce la difendiamo, io di fare la foglia di fico a quegli altri due coglioni che hai di fianco non ci sto e quindi rinuncio al compenso pattuito, ma a questa sceneggiata non voglio più partecipare, grazie”.

Un intervento forse talmente duro da aver generato un malore in Giletti. Il conduttore, infatti, appena terminato l’intervento del direttore di Libero, ha avuto un mancamento.

Fra gli ospiti della puntata Myrta Merlino, che è stata la prima ad intervenire in merito prendendo in mano la conduzione dell’intero programma.

E’ stata lei ad urlare “Oddio Massimo, che succede, aiutate Massimo!”.


A gestire la situazione è stata lei, fino a quando il conduttore non ha fatto ritorno in studio tranquillizzando sul suo stato di salute:

“È stata una mancanza di zuccheri, il freddo e ho avuto un mancamento, sto bene, può capitare”.

Polemiche e ironia su Massimo Giletti e non l’Arena

Il web è stato inondato di commenti sull’accaduto. Non sono mancate le fortissime polemiche, ma non è mancata soprattutto l’ironia.

L’hashatag #giletti su Twitter è arrivato persino primo in tendenza.

C’è chi invece ha fatto una sintesi tutta personale dell’accaduto:

Un utente ha sollevato una polemica sull’atteggiamento servile di Giletti che, per altro, è stato parecchio impreciso su un aspetto importante:

Insomma, fra ironia e polemica, quel che è certo è che la puntata di Non è l’Arena rimarrà negli annali del trash del talk show televisivo.

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