“Era il mio mito”: grande dolore per Urbano Cairo | Lutto nel mondo del Torino

Grave lutto per il presidente del Torino, Urbano Cairo: il mondo granata piange la scomparsa di un grande protagonista e tifoso storico.

Si è spento nella giornata di ieri un grande tifoso del Torino Calcio, un uomo che ha avuto un ruolo attivo negli ultimi anni della squadra granata e nell’arrivo dell’attuale presidenza. Sì, perché se Urbano Cairo ha deciso di fare il grande passo e di investire sulla società del cuore è perché Giuseppe Cairo, suo padre, e Maria Giulia, la madre, lo convinsero a fare il grande passo.

Era il 2005, Giuseppe aveva avuto dei problemi di salute che avevano fatto preoccupare tutta la famiglia e Urbano, il figlio primogenito, decise di invitarlo agli incontri con l’allora sindaco del Capoluogo Piemontese. Si trattava di un grande affare, ma Urbano aveva qualche dubbio e il parere favorevole dei genitori è stato decisivo per scioglierli.

Urbano Cairo luttoOggi senza Giuseppe, da sempre grande tifoso del Toro, Cairo non sarebbe il presidente dei granata. Negli ultimi 17 anni l’uomo ha svolto il compito di vicepresidente, un incarico importante, un riconoscimento per le capacità e la passione del padre. Oggi che se n’è andato, dunque, è un giorno triste non solo per la famiglia e la dirigenza, ma anche per tutto il mondo granata.

Lutto per Urbano Cairo: morto papà Giuseppe, aveva 90 anni

Nato il 29 aprile del 1932, Giuseppe Cairo da piccolo sognava di diventare un calciatore ed ha giocato nelle giovanili dell’Alessandria sino al livello Primavera. Sarebbe dovuto andare a Firenze per continuare la propria carriera da professionista, ma il padre non assecondò la sua passione e lo spinse ad entrare nel mondo del lavoro sin da giovanissimo. Così Giuseppe è diventato un imprenditore di successo, ha messo su famiglia con Maria Giulia e accolto nella sua vita 4 figli: Urbano, Isabella, Roberto e Laura.

Lavoratore instancabile e amante dei rapporti umani, Giuseppe Cairo non ha mai accantonato del tutto la passione per lo sport e in passato ha avuto ruoli da sponsor sia nel ciclismo che nella pallavolo. Urbano Cairo ha voluto sin da piccolo seguire il suo esempio e dal padre ha ereditato sia il senso per gli affari che la voglia continua di migliorarsi e andare oltre i propri limiti, oltre ovviamente alla passione per lo sport ed in particolare per il calcio.

Oggi che il genitore è scomparso, il presidente del Torino non può ricordarlo se non con grandissimo affetto: “Non è stato semplicemente un papà per me. È stato un mito, un esempio, la figura a cui ho sempre cercato di assomigliare nella vita. C’è tanto di mio papà nell’uomo che sono diventato e nelle soddisfazioni che ho ottenuto”, spiega alla Gazzetta dello Sport, aggiungendo poi:

“Mi ha sempre spinto a coltivare i miei sogni, senza mai impormeli, insegnandomi che si realizzano solo attraverso il lavoro, l’entusiasmo, l’ambizione, la voglia di fare sempre di più, di non accontentarsi, di non arrendersi, di non dire mai ‘è impossibile’, ma ‘cosa posso fare per riuscirci'”.

Quello di oggi è ovviamente anche un giorno estremamente doloroso per Urbano Cairo, la perdita di un genitore è qualcosa che non si riesce ad accettare in nessun momento della propria vita, nemmeno quando si ha la consapevolezza che questo ha avuto una vita ricca e soddisfacente come quella di Giuseppe. Ad Urbano mancherà il loro rapporto, il modo in cui gli faceva sentire la sua vicinanza ed il suo supporto, in cui lo spronava a dare il meglio, ma anche la loro amicizia, quel rapporto simbiotico e irripetibile che si era creato negli anni.

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