Incidente Schumacher, le speranze sono al lumicino: siamo arrivati al capolinea del sogno?

Ennesimo incidente per Schumacher che mette a dura prova il sogno condiviso da milioni di tifosi: è già tutto finito?

Chiunque abbia vissuto negli anni ’90 sa l’importanza che ha avuto Michael Schumacher nel mondo della Formula 1 e soprattutto per i tifosi della rossa di Maranello. Il pilota tedesco ha segnato un cambio nel mondo delle corse automobilistiche, diventando il pilota più vincente della sua epoca e fino all’arrivo di Hamilton della storia, ma anche quello più rappresentativo e in grado di fare pubblicità ad uno sport che prima di lui era principalmente seguito dagli appassionati di corse.

Si può dire, insomma, che Schumi è stato per la F1 ciò che è stato Valentino Rossi per la MotoGp, un’icona dello sport di cui era protagonista oltre che un campione che rimarrà nella storia della sua disciplina e della cultura popolare. A rendere ancora più nota e leggendaria la sua figura c’è stata poi la disgrazia del 2013, quando l’ex pilota ha avuto un incidente sugli scii dal quale – per quanto se ne sappia – non si è mai ripreso del tutto.

Mick Schumacher è in bilico: se non invertirà il trend potrebbe trovarsi senza monoposto nella prossima stagione

La storia sportiva e quella tragica personale hanno creato un’aura mistica attorno alla figura di Michael Schumacher e caricato di grandissime aspettative il figlio Mick. Tutti speravano che potesse prendere il posto del padre alla Ferrari e che potesse vincere con la rossa almeno un mondiale. Sarebbe stata una bella storia di sport, ma avrebbe, in un certo senso, anche rapresentato un bel regalo per il padre. Il ragazzo ha effettivamente ereditato da Schumi la passione per le monoposto ma non il medesimo talento. Tra i giovani, grazie anche al supporto della scuola Ferrari, Mick è riuscito a vincere e a giungere alla Formula 1 come promessa dell’automobilismo.

Durante la prima stagione, quella dell’apprendistato, Mick Schumacher ha vinto la gara interna con il compagno di garage Nikita Mazepin, riuscendo a finire costantemente davanti a lui in gara e quindi nella classifica generale. Quest’anno, invece, con il russo fatto fuori per questioni diplomatiche (gli atleti russi sono stati cacciati da ogni tipo di mondiale), Mick non è riuscito a ripetere le prestazioni dell’anno precedente, finendo spesso e volentieri dietro al compagno di scuderia Kevin Magnussen.

Ciò che però ha scatenato le ire della Haas, la scuderia per cui corre, sono stati gli incidenti in gara e in prova. Il piccolo Schumacher ha sbattuto contro il muro nel GP di Montecarlo, e la scorsa settimana a Baku ha rotto la monoposto in prova e si è trovato senza auto per il GP di domenica. Dopo l’ennesimo incidente il principal manager della scuderia ha dato un ultimatum al pilota, riprendendolo pubblicamente per i troppi incidenti di questa stagione.

Il prosismo GP in Canada, dunque, rappresenta una sorta di ultima spiaggia per il pilota tedesco che dovrà dimostrare di poter invertire una tendenza negativa che va avanti da troppo tempo e che gli potrebbe rovinare la carriera. Difficilmente, infatti, se Mick non dimostrerà di poter fare risultati buoni, ma soprattuto di poter completare le gare, verrà riconfermato dalla Haas per la prossima stagione. Tutto il mondo della F1 fa il tifo per lui e spera che il sogno di vederlo trionfare un giorno possa alla fine realizzarsi.

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