“Siete come la Lega”: Santori durissimo contro il PD per “colpa” della Cannabis | La vicenda

Dopo la querela dal deputato di FdI Galeazzo Bignami e di Salvini sulle dichiarazioni di Santori sul consumo e la coltivazione della cannabis e la protesta inscenata dalla Lega, arriva adesso la risposta di Santori alla segretaria bolognese del PD Federica Mazzoni, accusata di avere posizioni “vicine alla Lega”

E’ ormai sotto gli occhi di tutti la debacle messa in piedi da Matteo Santori, fondatore del movimento delle sardine e consigliere comunale del PD a Bologna.

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Un dibattito che ha preso vita a seguito di alcune dichiarazioni di Santori sulla coltivazione della cannabis, per poi allargarsi al consiglio comunale e finire sotto gli occhi dell’opinione pubblica.

Nel giro di pochissimo, infatti, il tema della liberalizzazione della cannabis e Santori sono finiti primi come trend su Twitter, aprendo un dibattito fra fervidi detrattori e fervidi sostenitori della proposta sulla liberalizzazione.

Ma andiamo per gradi.

Mattia Santori: “Coltivo Cannabis”. Scatta la querela e la petizione della destra

“La settimana scorsa ho raccolto la mia prima coltivazione indoor. Tre piantine che coprono il fabbisogno di un anno. 60 grammi di cannabis ottenuti con due mesi di passione, cura e costanza”.

Sono state queste le dichiarazioni che hanno fatto finire Mattia Santori nella pancia dell’ondata di polemiche che lo hanno travolto.

Dichiarazioni, le sue, fatte sull’onda di una serie di iniziative mosse proprio dallo stesso consigliere per informare sulla cannabis e la proposta di legge sulla liberalizzazione.

Ma non solo.

Al centro del dibattito i recenti blitz antidroga fatti proprio a Bologna, che hanno fatto emergere, come evidenzia Santori sui social, le attività di solo una delle tante “organizzazioni criminali che a Bologna si spartiscono un giro d’affari che viaggia sui 4 milioni di euro all’anno.”

La soluzione? Una legalizzazione graduale che consenta la coltivazione in casa di cannabis per far sì che il consumatore non debba rivolgersi al mercato nero per acquistarla, favorendo così fenomeni di incentivazione alle attività criminali.

Ed è proprio della legalizzazione che si discute in Parlamento con il “il disegno di legge Magi sulla coltivazione domestica”.

La querela di FdI e Salvini contro Santori…

Dopo che il sindaco Matteo Lepore aveva ribadito, nella giornata di ieri, la piena fiducia nei confronti di Santori (chiedendo comunque di attenersi alla legge anche se la si vuole cambiare) il deputato di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami, ha depositato un esposto con l’obiettivo di andare a chiarire se ci siano gli estremi per contestare a Santori l’art.75 del testo unico sugli stupefacenti.

…e la protesta della Lega

Nel frattempo, dopo le dichiarazioni di Santori e la querela di FdI, la Lega ha inscenato una sorta di protesta al grido di “No alla droga” nell’Assemblea legislativa.

Sempre il gruppo leghista ha presentato una risoluzione per chiedere che la regione prenda le distanze dal consigliere bolognese mentre lo stesso Salvini è intervenuto sulla vicenda, dichiarando di aver deciso di querelare Santori per aver dichiarato che la Lega preferisce favoreggiare i criminali e che spera di ottenere i soldi per finanziare le associazioni contro il consumo di droghe.

Chiesta la petizione per il ritiro delle deleghe

“Abbiamo lanciato una petizione per chiedere al Sindaco Lepore di ritirare immediatamente la delega alle politiche giovanili assegnata a Mattia Santori, per manifesta indegnità e inadeguatezza. I giovani meritano ben altri esempi di vita e di politica!”, si legge nelle dichiarazioni di Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.

L’attacco di Santori al PD: “Avete le stesse posizioni della Lega”

Nel frattempo all’interno dello stesso PD è scoppiato un dibattito enorme sulla questione.

“Avrei voluto rispondere agli attacchi ignobili della destra, agli esposti di FDI, alle querele di Salvini, e invece mi trovo a rispondere alle ramanzine della segreteria provinciale del PD, che con un comunicato ad orologeria firmato da Federica Mazzoni mi ricorda che starei minando la credibilità delle istituzioni”, scrive Santori.

“Chissà cosa ne pensa Federica Mazzoni di Virginio Merola, che da sindaco di Bologna decise di violare la legge Lupi per garantire l’acqua agli occupanti di due immobili proprio nel quartiere che oggi la Mazzoni amministra. Merola fu indagato insieme a due assessori e una volta assolto dichiarò ‘lo rifarei mille volte’. Chissà che imbarazzo che avranno provato l’attuale segretaria del PD e tutti quelli che oggi mi tirano le orecchie, prosegue Santori.

“La verità è che le vostre posizioni non sono poi così dissimili da quelle della Lega, e mi viene da pensare che forse non solo a destra tifano per un mio arresto. La verità è che ad oggi in Italia siamo senza matrimoni egualitari, il ddl Zan è morto e defunto, in tre regioni non si trovano medici abortisti, non è consentito esprimersi su referendum eutanasia e cannabis, i disegni di legge su Ius Scholae e Autocoltivazione Domestica sono stati rimandati all’anno del mai”, ha poi incalzato il consigliere comunale.

Nel post sono continuati fortissimi attacchi nei confronti della dirigenza del PD. Staremo a vedere come si evolverà la vicenda.

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