Un gruppo di scienziati potrebbe aver fatto una scoperta estremamente rivoluzionaria, che potrebbe cambiare per sempre il futuro degli esseri umani.
La ricerca scientifica non va in vacanza e certamente non si ferma quando si tratta di argomenti molto delicati. Quella di cui andiamo a parlare oggi è una scoperta davvero rivoluzionaria, qualcosa di impensabile qualche anno fa ma sognato da tanti.
Secondo quanto riportato dal ‘The Sun’, un gruppo di scienziati è riuscito a creare artificialmente, in laboratorio, un embrione senza usare sperma, ovuli o utero. La scoperta è sensazionale, dato che non si credeva effettivamente possibile creare la vita senza alcune basi obbligatorie.
Invece questi scienziati ci sono riusciti. Il loro studio è stato recentemente pubblicato sul ‘Cell Journal’. Si tratta ancora di fasi sperimentali, ma questo potrebbe essere il punto di svolta per tante persone: uomini o donne che per esempio non possono avere figli, o donne single che desiderano diventare madri.
Tutto ciò potrebbe essere possibile senza l’uso di ovuli o sperma proveniente da donatori. Tuttavia come reso moto chiaro dai ricercatori che si sono occupati dell’esperimento, al momento l’obbiettivo della scoperta non è di creare bambini fuori dal ventre materno.
Lo scopo è di riuscire -un giorno non troppo lontano, si spera- a creare degli organi umani da poter utilizzare come sostituti per i soggetti bisognosi di un trapianto. Ma come sono riusciti a creare questo embrione? Non è apparso per caso, ma sono state utilizzate come base di partenza le cellule staminali di topi.
Le cellule sono state inserite in un utero artificiale dove, nell’arco di poco più di una settimana, si sono trasformate, o meglio dire cresciute, in una struttura simile a quella di un embrione. Le cellule si sono sviluppate sempre di più fino a creare un rudimentale cuore, un sistema circolatorio, un primo accenno di cervello e un tratto intestinale.
Dopo otto giorni però gli embrioni artificiali smettono di crescere. A spiegare il fenomeno è stato il Professor Jacob Hanna, leader del rivoluzionario progetto svolto al Weizmann Institute in Israele: “L’embrione è la perfetta macchina per creare organi e allo stesso tempo una perfetta bio-stampante 3D”.
“Noi abbiamo cercato di ricrearne artificialmente il funzionamento naturale” ha dichiarato Hanna. Gli embrioni sintetici non erano esattamente uguali a quelli nati naturalmente da un topo, ma gli organi che si sono sviluppati davano tutti i segnali di essere perfettamente funzionanti.
Al momento gli scienziati sono convinti che questa scoperta li aiuterà a capire meglio come si formano gli organi e i tessuti corporei nei primi stadi dell’evoluzione come la conosciamo. Il Prof. Jacob Hanna ha continuato: “La nostra prossima sfida sarà capire come fanno le cellule staminali a sapere cosa fare“.
“Dobbiamo capire come fanno ad auto-assemblarsi in organi e come fanno ad indirizzarsi nel loro posto assegnato all’interno di un embrione. Dato che il nostro sistema, diversamente da un utero, è trasparente, ci aiuterà a studiare meglio ogni fase e potrebbe essere utile per ‘modellare’ o modificare i difetti di crescita di un embrione umano“.