“Propaganda anti-Ucraina”: Roger Waters nell’assurda lista dei “nemici” della Nazione

Il celebre cantante è finito dritto nella lista dei “nemici dell’Ucraina” nonostante, in realtà, le sue dichiarazioni siano state a supporto della Nazione, di cui il cantante scrive esprimendo la speranza che possa “rimanere neutrale”. Il video ironico sul web e la vicenda

Roger Waters nemico della patria. Fa già sorridere così, eppure è la verità, per lo meno per l’intelligence ucraina.

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Il celebre cantante dei Pink Floyd, infatti, è finito nella lista dei nemici dell’Ucraina sul sito Myrotvorets, tradotto in italiano con ‘Il Pacificatore’, che scheda coloro i quali sono ritenuti pericolosi per l’integrità della nazione.

Numeri di telefono, via dell’abitazione e nomi di parenti e figli sono solo alcune delle informazioni personali riportate sul sito in questione.

L’organizzazione parastatale ha ritenuto quanto mai urgente e opportuno inserire nella sua lista nientepopodimeno che Roger Waters dei Pink Floyd.

Vediamo insieme la ragione per cui, assurdamente, è finito della lista dei nemici.

Roger Waters nemico dell’Ucraina: il cantante finisce nell’assurda lista de ‘Il Pacificatore’

A diffondere questa curiosità è stata la pagina ealismo Memetico 2.22, la quale ha ironicamente mostrato come nella lista de ‘Il Pacificatore’ ci sia persino lo storico membro dei Pink Floyd.

Fra le “accuse a suo carico” si annoverano “propaganda anti-Ucraina”, “invasione dell’integrità territoriale dell’Ucraina” e “partecipazione ai tentativi di legalizzare l’annessione della Crimea da parte della Russia”.

A detta dell’organizzazione parastatale ucraina, dunque, il cantante dei Pink Floyd sarebbe nemico della patria in quanto sostenitore di Putin e dell’invasione ai danni del territorio.

Ma le cose stanno realmente così?

Sulla pagina del sito, che potete vedere nel video presente nell’articolo, viene riportato uno spezzone delle dichiarazioni di Waters in merito alla questione dell’invasione dell’Ucraina.

In particolare, la parte “incriminata” è quella riguardante delle dichiarazioni su Sebastopoli, definita “molto importante per la Russia” che ha, a detta del cantante, “tutti i diritti su questa città”.

Sempre secondo Waters il nuovo governo ucraino, nato per volere degli Stati Uniti, non avrebbe fatto altro che provocare Mosca a fare “ulteriori azioni”.

La fonte delle dichiarazioni su Sebastopoli è questa

Non è chiaro, tuttavia, in che occasione Waters abbia rilasciato tali dichiarazioni nelle quali si schiera contro l’atteggiamento vessatorio verso tutta la Russia.

Ma le dichiarazioni del cantante in merito sono state molto più complesse e critiche del semplice schierarsi pro o contro uno degli schieramenti.

Una 19enne ucraina fan di Waters gli aveva spedito una lettera chiedendogli di prendere ufficialmente posizione in merito all’invasione russa.

Nella risposta dell’ex Pink Floyd, che ha fatto il giro del mondo, si leggono attacchi senza mediazioni nei confronti di Putin e della decisione di invadere l’Ucraina, definendo il leader della Federazione Russa come un vero e proprio “gangster” e “criminale”.

Da sempre, infatti, Waters è fermamente contrario alle guerre e non ne ha mai fatto mistero.

Il cantante fa poi notare come non si trovi d’accordo sulle affermazioni della giovane fan riguardanti l’assenza certa di neo-nazisti nel suo Paese: “A proposito di criminali, devo dissentire riguardo a un passaggio della tua lettera, la tua convinzione al ‘200%’ che non ci sono Neo-Nazisti nel tuo paese è certamente un errore. I ben noti Battaglione Azov del vostro esercito, la Milizia Nazionale e il gruppo S14 si sono autodefiniti Neo-Nazisti. Anche loro sono dei criminali.”

Al di là delle posizioni di Waters in sé, fa ad ogni modo certamente sorridere vederlo nella lista dei nemici dell’Ucraina, come chiaramente voleva ironizzare il video riportato in questo articolo.

Ma la dice anche lunga sulle modalità di giudizio da parte dell’organizzazione parastatale di quali siano i nemici dell’Ucraina.

Quelle del cantante, infatti, sembrano indubbiamente dichiarazioni di natura “critica”, nelle quali l’attacco più veemente è verso gli Stati Uniti e la politica del dominio e della violazione dei trattati internazionali, riconoscendo tanto le responsabilità dell’Ucraina tanto della Russia in quello che sta accadendo.

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