Politiche 2022, Davide Barillari presenta VITA e prevede: “Due anni di Meloni e poi torna Draghi”

In occasione delle sempre più vicine elezioni politiche 2022, abbiamo deciso di intervistare gli esponenti dei partiti che si presenteranno all’agone.

Interviste volte a far conoscere agli Italiani le posizioni dei partiti tricolore che siederanno in Parlamento per i prossimi 5 anni (o così si suppone).

Per par condicio, abbiamo provato a contattare via mail tutti i partiti che puntano ad entrare / a rientrare in Parlamento (cliccando qui la lista completa cui abbiamo fatto riferimento).

Sebbene al momento solo alcune realtà abbiano mostrato attenzione alla comunicazione web, ci muoveremo per contattarli in altra maniera – al fine di poter affermare di aver effettivamente provato a sentire tutti.

Affinché il formato sia il più snello possibile, ai candidati vengono poste domande generiche sul proprio programma, sulle proprie aspettative, sui temi più caldi del dibattito pubblico.

Sarà il lettore / ascoltatore, basandosi sul proprio senso critico, a farsi un’idea circa liste e candidati.

Il primo a prestarsi a questo speciale di PeriodicoItaliano pensato in occasione delle Politiche 2022 è stato Davide Barillari, ex Movimento 5 Stelle, già due volte consigliere regionale nel Lazio, co-fondatore del partito VITA.

Queste le domande postegli (saranno più o meno le stesse per tutti):

Da chi è formato e dove si posiziona VITA? Perché questo nome?

Quali sono i punti del programma?

Quali sono le posizoni del partito in merito a temi particolarmente caldi e divisivi come aborto, leggi sull’omotransfobia, ius scholae / ius soli, fine vita, gestione flussi migratori?

Come vede l’Italia da qui a 20 anni?

A cosa punta il vostro partito, in termini di possibli percentuali? E che scenario ritiene uscirà dalle urne?

Di seguito, potete ascoltare da voi le risposte:

Tanti gli spunti interessanti, ma – tra tutti – quello più “ad effetto” riguarda le sue parole inerenti le previsioni dell’esito delle elezioni.

Prevedendo una vittoria della Meloni (d’altra parte accreditassima andando a guardare i sondaggi in giro), ha prospettato questo scenario:

“In realtà la caduta di questo Governo così in fretta, l’arrivo di nuove emergenze, è fatto tutto apposta per far vincere il centrodestra con la Meloni, scaricare su di loro tutte le colpe, le catastrofi, le emergenze per uno – due anni e poi fare tornare Draghi quindi in realtà sembra una scena già costruita in cui la Meloni si presta a questo gioco perché fa parte del sistema”.

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