Elezioni, ecco chi è fuori dal Parlamento | Da Di Maio e Sgarbi, ecco i nomi dei “big” esclusi

Da Emma Bonino e Simone Pillon passando per Di Maio, Bossi e Sgarbi, ecco chi sono i “big” tagliati fuori dal Parlamento

E’ tempo di grandi addii nel Parlamento italiano, che si prepara a salutare nomi di rilievo che per anni hanno fatto parte del mondo della politica nostrana.

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(ANSA)

Dal nuovo asset politico (ancora, specifichiamo, in divenire) saranno infatti tagliati fuori parecchi “big” posizionati anche in collegi estremamente strategici proprio con l’obiettivo di farli vincere e portare voti ai rispettivi schieramenti.

Sebbene come anticipato lo sblocco di alcuni seggi è in fase definitoria (vi possono, infatti, essere ripescaggi dai collegi plurinominali), è già chiara a tutti l’esclusione di alcuni nomi di spessore la cui mancata vittoria è più amara che per altri.

Elezioni, ecco chi non ci sarà in Parlamento: i nomi dei big esclusi

Amarissima, ad esempio, la sconfitta di Luigi Di Maio.

L’ex pentastellato, in corsa col centrosinistra, ha perso a casa sua nel collegio uninominale di Napoli Fuorigrotta alla Camera, sconfitto proprio dal candidato del Movimento 5 Stelle Sergio Costa.

Non poteva ovviamente mancare un commento alla sonora sconfitta dell’oramai ex ministro, che sul suo profilo Facebook scrive: “Non ci sono se, ma o scuse da accampare. Abbiamo perso. Gli italiani non hanno considerato abbastanza maturo e valido il nostro progetto politico. E su questo la nostra comunità dovrà aprire una riflessione”.

La certezza che non vi sono speranze per il suo rientro nel Parlamento è data dai dati.

La sua lista ‘Impegno Civico’, infatti, si ferma allo 0,6%, nettamente al di sotto della soglia del 3% necessaria, secondo la legge elettorale, per sbloccare la corsa ai plurinominali.

Anche per Italia Viva la situazione non sembra particolarmente rosea.

Fra i grandi esclusi Teresa Bellanova, ex ministra dell’Agricoltura nonché fra le principali esponenti del partito guidato da Matteo Renzi.

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Fra i leader esclusi, oltre a Luigi Di Maio, anche Emma Bonino di +Europa, che ha fatto parte del Parlamento per ben nove legislature oltre che a una lunga esperienza come eurodeputata.

Una sconfitta che il suo partito, oltre che lei, faticano a mandar giù. Ed è anche comprensibile.

Il movimento europeista, infatti, si posiziona per un pelo al di sotto della soglia di sbarramento con il 2,95%.

In tal senso il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova parla di “errore statistico”, ed è per tale ragione che è stato richiesto il riconteggio, un atto che la leader ha definito “dovuto”.

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PAOLO TRE/A3/CONTRASTO

Proprio Della Vedova è riuscito a battere Giulio Tremonti, ex ministro dell’economia nei tre governi Berlusconi.

Anche la destra, nonostante sia risultata vincitrice nella maggior parte dei collegi, ha perso dei grandi nomi.

Fra questi Simone Pillon, il cui nome è legato alle battaglie pro vita, famiglia tradizionale e per la sua lotta contro i movimenti LGBQT.

L’ex senatore leghista ha dichiarato di mettersi comunque a disposizione di Lega e centrodestra, e di voler continuare a “difendere la vita, la famiglia e i valori cristiani dove e come Dio vorrà”.

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(LaPresse)

Altro grande escluso Vittorio Sgarbi, candidato con Noi moderati nel collegio uninominale di Bologna. A superarlo Pier Ferdinando Casini.

Sonora sconfitta anche per Monica Cirinnà, senatrice PD nonché esponente nella lotta per le unioni civili che porta il suo nome.

Sempre a sinistra uno dei big rimasti fuori è De Magistris, mentre fra i nomi più “estremisti” segnaliamo la sconfitta dell’ex grillino Luigi Paragone, oggi esponente del movimento Italexit, e Mario Adinolfi, candidato nonché esponente di Alternativa per l’Italia.

Si è in attesa invece dei risultati per sapere le sorti politiche di Bossi, che dopo 35 anni in Parlamento come esponente del carroccio rischia di rimanere fuori.

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