Pressione differenziale: che cos’è, come si misura e campi di applicazione

La pressione differenziale è la differenza di pressione che intercorre tra due punti o due camere; il calcolo permette di tenere sotto controllo lo stato di serbatoi chiusi, tubature e filtri.

Per valutare la differenza di pressione, è possibile ricorrere a dei manometri digitali, ma anche analogici, che permettano di calcolare la pressione assoluta o relativa, rilevando i dati relativi ai due punti di interesse ed effettuando i dovuti calcoli. Questo metodo porta via del tempo e, oltre ad essere soggetto all’errore umano, potrebbe non risultare particolarmente preciso a causa della mancanza di sensibilità degli strumenti impiegati.

Per ovviare a questi e altri inconvenienti, è stato creato il manometro differenziale, pensato per rilevare le minime differenze di pressione tra i punti esaminati.

Pressione assoluta, relativa e differenziale

Chi desidera dotarsi di uno strumento ad alta fedeltà, può acquistare un manometro sul sito di RS; l’ampio catalogo permette di scegliere tra numerosi prodotti e si può notare che tra i tanti modelli vi sono quelli differenziali, quelli assoluti o relativi e quelli che permettono di rilevare tutti i tipi di pressione.

Prima di procedere all’acquisto, è importante capire quali siano le differenze tra i tre tipi di pressione; solo in questo modo si potrà scegliere il prodotto più adatto al lavoro che si deve svolgere.

Il manometro differenziale, come abbiamo detto, calcola una differenza di pressione tra due punti; il valore che verrà riportato riguarderà esclusivamente questo dato, a meno che il dispositivo scelto non metta a disposizione altre funzioni.

Chi vuole conoscere anche la differenza di pressione tra quella atmosferica e quella del filtro, tubo, serbatoio o altro contenitore, dovrà ricorrere a un modello che permetta di rilevare anche la pressione relativa.

Laddove invece si avesse necessità di rilevare la pressione a partire dal valore zero, si dovrà ricorrere a uno strumento per la pressione assoluta.

I manometri possono essere usati come vacuometri: possono cioè indicare una differenza di pressione negativa rispetto alla pressione atmosferica.

Quando ricorrere a un manometro differenziale

Questo dispositivo risulta necessario ogni qualvolta si debba rilevare con assoluta precisione la differenza di pressione. I campi applicativi sono numerosi e, in particolare, riguardano:

  • controllo dei filtri: un filtro intasato fornirà un livello di pressione differenziale più elevato rispetto alla norma. Con questo strumento è possibile controllare filtri dell’aria, degli impianti di acque reflue, dell’olio e di altre tipologie;
  • monitoraggio del livello dei liquidi nei serbatoi sigillati: calcolando il differenziale tra la parte alta del serbatoio, dove si trovano aria e gas, e la parte bassa, dove si deposita il liquido, si può rilevare la quantità di liquido presente;
  • verifica della portata delle tubature: applicato al controllo dei tubi, il manometro consente di valutare la portata effettiva.

Queste applicazioni rendono questo dispositivo utile in molti settori industriali, da quello chimico a quello alimentare.

Come scegliere lo strumento migliore

Quando si acquista il manometro per uso industriale, lavorativo o privato, si devono valutare:

  • la tecnologia, digitale o analogica;
  • la sensibilità, la quale permette di rilevare anche differenziali molto bassi;
  • le unità di misura, le quali, in alcuni modelli digitali, possono essere cambiate a seconda delle necessità;
  • il campo di applicazione, scegliendo eventualmente tra manometri universali, manometri per la pressione dell’acqua o dell’aria e via dicendo.
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