Ylenia Carrisi, tutte le teorie sulla drammatica scomparsa della figlia di Al Bano

Scomparsa nel 1994, quello di Ylenia Carrisi è uno dei misteri più fitti di sempre. La figlia di Albano e Romina, oggi, non c’è più. Ecco tutte le teorie

Ne parlano con difficoltà e dolore, Albano e Romina, della loro figlia scomparsa. Se per il cantante è un capitolo chiuso, secondo Romina invece la verità è ancora da trovare e non esclude che la figlia sia viva, da qualche parte nel mondo. Ylenia è scomparsa nel nulla nel 1994 e da allora non si hanno più sue tracce: ecco tutte le ipotesi.

Albano e Ylenia Carrisi
Albano e Ylenia Carrisi, la figlia scomparsa nel 1994 (periodicoitaliano.it)

Vista per l’ultima volta nel gennaio 1994, Ylenia aveva un carattere forte e deciso, che spesso la portava a scontrarsi con i due genitori. Se la giustizia italiana l’ha dichiarata ufficialmente morta nel 2014, vent’anni dopo la scomparsa a New Orleans negli USA, in realtà sono ancora molte le teorie che aleggiano su questa misteriosa sparizione.

Ylenia Carrisi, le teorie che aleggiano sulla scomparsa

Dal carattere forte e combattivo, Ylenia Carrisi discuteva spesso con i suoi genitori. L’unico testimone che si è palesato nel caso della sua sparizione è il guardiano dell’acquario municipale di New Orleans che, pochi giorni dopo l’emersione del caso, ha raccontato di aver visto una donna con le stesse caratteristiche fisiche di Ylenia lanciarsi nel fiume Mississippi: è questa la teoria a cui crede Albano, che quindi pensa che la figlia si sia tolta la vita.

In quel periodo, la giovane viveva con Alexander Masakela, di cui era innamorata: le indagini, però, non rivelarono alcun legame tra il ragazzo e la scomparsa. Nel giugno 2011, un seminarista tedesco di nome Freizet Reuve annunciò invece che Ylenia era entrata in un convento, informazione che mai venne confermata: è questa la teoria a cui si appiglia Romina Power, che spera ancora di riabbracciare la figlia.

Nel 2015, poi, il coroner nordamericano Paul Moody si stava concentrando sull’identificazione delle vittime di Keith Hunter Jesperson, un serial killer che in America aveva ucciso 8 donne. Se per sette di loro aveva trovato i dati identificativi, per la ottava non trovava niente. Andato quindi in carcere a parlare proprio con il killer, gli ha mostrato la foto di Ylenia. Jesperson, quindi, ha detto che probabilmente era lei la sua ottava vittima: con il nome di Susan, dice di averla uccisa nel 1994 nella cabina del suo camion, dopo averla fatta salire lungo la strada per Las Vegas.

Nell’ottobre del 2019, poi, a Venezia viene identificata una donna che affermava di essere Ylenia Carrisi. Secondo il racconto di Roberto Fiasconaro, che le ha scattato la fotografia, lui si era avvicinato a lei proprio per chiederle se fosse la figlia di Albano e Romina e lei aveva risposto, istintivamente, sì. Dopo qualche giorno, però, la giovane ha negato tutto. L’ultima teoria, invece, parla di un appartamento segreto a New York in cui Ylenia si dice viva in gran segreto dal 1994 insieme a vagabondi e vittime di droga.

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