La giornalista Jenny Lenzini muore a 26 anni: era un importante volto TV americano

La giovane giornalista Jenny Lenzini è morta a soli 26 anni: era considerata un astro nascente della televisione americana.

Sabato scorso Jenny Lenzini, giovanissima anchor woman della NBC2, si trovava a bordo della moto di un amico. I due stavano percorrendo la strada per fare ritorno a casa quando il motociclista ha perso il controllo del mezzo e si è andato a schiantare contro un albero. L’urto è stato violentissimo ed entrambi sono stati sbalzati dalla sella della moto e sono precipitati sull’asfalto.

Quando i soccorritori sono giunti sul luogo del sinistro, il centauro era quello nelle condizioni di salute peggiori. Dopo alcuni tentativi di rianimazione, infatti, i paramedici ne hanno dovuto dichiarare il decesso. Jenny versava anch’essa in gravi condizioni, ma in un primo momento c’è stata la speranza di poterla salvare. Gli operatori sanitari ne hanno stabilizzato le condizioni e l’hanno trasportata in codice rosso all’ospedale di Sarasota (Florida).

Jenny Lenzini muore a 26 anni, il cordoglio dei colleghi: “Era un astro nascente”

Purtroppo qualche ora dopo il ricovero, anche Jenny è deceduta. La tragica notizia è stata confermata domenica mattina dal network per il quale lavorava. La Lenzini stava confermando giorno dopo giorno il suo talento. Partita come presentatrice nel telegiornale locale della KTIV, ad Sioux City (Iowa), si è occupata per anni della cronaca locale a Charlotte County e Lee County (Florida). Recentemente aveva coperto il periodo elettorale raccontando le storie degli elettori durante le presidenziali.

Chiunque abbia collaborato con lei era diventato un suo amico ed estimatore. Il vicepresidente della KTIV, la ricorda per la sua gentilezza e professionalità: “Jenny era un astro nascente, una ragazza piena di cuore, di dedizione. Lei era autentica, umile e sempre gentile”. Anche il direttore della NBC2 ha speso parole di cordoglio per la sua ex dipendente: “A 24 ore di distanza non trovo ancora le parole. Gli unici vocaboli che affollano la mia testa sono: doloroso e tragico. Tutto ciò che provo per Jenny e la famiglia Lenzioni è profonda tristezza. Solo dolore”.

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