Raffaella Carrà e Maradona: quando lui 18enne finì in carcere per lei ed altri ricordi

Raffaella Carrà dopo la morte di Diego Armando Maradona è tornata indietro negli anni giungendo al 1979 ed ha parlato di quanto accaduto in quel periodo, intervistata dal Messaggero. Il campione finì in prigione a causa sua. Lei cantava in un’arena a Buenos Aires. Lui aveva più o meno 18 anni, non c’era posto all’interno ma voleva ascoltarla a tutti i costi. Così cercò di entrare affrontando i poliziotti senza paura. “Non sapete chi sono io”: e così venne condotto in carcere.

In seguito Maradona rivelò a Raffaella Carrà di avere un sogno: presentare insieme a lei il Festival e cantare. Lei però gli disse che non sarebbe stato il caso. Gli sconsigliò di farlo perché era un periodo buio per lui. Aveva un bel po’ di problemi con l’Agenzia delle Entrate italiane. Se avesse presentato il Festival gli avrebbero portato via tutto. La Carrà lo salvò dalle grinfie della stampa che l’avrebbe distrutto.

Tanta commozione per la reazione di Napoli alla morte del campione

Raffaella Carrà ha dichiarato che non lo sentiva da tempo. Ma a ottobre, in occasione del compleanno del mito del calcio, gli inviò un video in cui gli faceva gli auguri cantando la canzone ed indossando la maglietta regalata da Diego. Lui si era commosso e forse è stato proprio come un ultimo saluto.

La donna ha affermato inoltre che la reazione di tutta Napoli l’ha emozionata tantissimo. I suoi fan gli hanno dimostrato tutto il loro affetto, addirittura arrampicandosi per salutarlo. E’ stato sempre circondato da chi lo seguiva ma mai infastidito.

Raffaella Carrà, i suoi tributi social a Maradona

Dal canto suo, Carrà ha voluto ricordare il fuoriclasse argentino attraverso i social.

Con una foto su Instagram

E con un sentito pensiero su Twitter, un cinguettio anche in castigliano per sottolineare come Maradona sia morto tutto sommato presto

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