Coppia di fidanzati viola la quarantena alle Cayman: arrestati e incarcerati per 4 mesi

Sono stati condannati a 4 mesi di carcere due fidanzati che hanno violato la quarantena di 14 giorni per chi arriva alle Cayman. È la prima sentenza del genere legata alle misure anti Covid

Hanno violato le rigide misure anti Covid e sono stati condannati a quattro mesi di carcere. Skylar Mack 18enne della Georgia, e Vanjae Ramgeet, 24 anni, delle Isole Cayman, sono in prigione da martedì, quando è stata emessa la sentenza proprio alle Cayman. I due sono fidanzati e si sono dichiarati colpevoli della violazione delle regole ma il loro legale a seguito della condanna intende fare ricorso. Jonathon Hughes, l’avvocato che difende i due giovani, discuterà per una condanna meno severa la prossima settimana. Interpellato dall’Associated Press ha detto: “Sono due giovani che non hanno mai avuto problemi prima. Questa è la prima volta che hanno a che fare con la polizia, i tribunali, la prigione”. Mack è iscritto alla Mercer University di Macon in Georgia: è arrivato alle Cayman il 27 novembre e sarebbe dovuto rimanere in quarantena per due settimane come richiesto dal Governo che traccia elettronicamente chiunque arrivi nel territorio caraibico britannico. Tuttavia la giovane ha interrotto la quarantena il 29 novembre quando il suo ragazzo è andato a prenderla per partecipare ad un evento di sport acquatici.

Prima sentenza di questo tipo legata alle norme anti Covid

Dopo il loro arresto un giudice ha stabilito che la coppia avrebbe dovuto fornire 40 ore di servizio alla comunità e pagare una multa di 4.400 dollari. A Ramgeet è stato inoltre ordinato un coprifuoco di due mesi che sarebbe iniziato alle 19. Ma l’accusa ha presentato appello sostenendo che la punizione fosse indebitamente indulgente e che non avrebbe scoraggiato altri possibili trasgressori dal violare la quarantena. Un tribunale superiore ha dunque deciso in favore dei pm stabilendo che dal 15 dicembre la coppia sarebbe stata incarcerata. Il giudice Roger Chapple ha dichiarato durante la sentenza, come riportato da Cayman Compass, che la decisione di violare le misure di sicurezza sarebbe nata da “egoismo e arroganza” aggiungendo che Mack avrebbe trascorso sette ore in pubblico senza mascherina o distanziamento sociale.

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“Questo è stato del tutto deliberato e pianificato, come dimostra il suo desiderio di cambiare il suo braccialetto il giorno prima con uno più largo che è stata poi in grado di rimuovere”, ha detto, riferendosi al dispositivo di localizzazione elettronico. Si tratta della prima sentenza del genere: prima di essere inasprita la legge prevedeva una multa di 2.400 dollari e fino a sei mesi di carcere mentre quella modificata di recente prevede una multa di 12mila dollari e fino a due anni di prigione. Ora la famiglia della giovane è preoccupata: “È in prigione in un paese straniero da sola”. La nonna della ragazza, Jeanne Mack, ha detto all’AP di aver contattato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e di aver ricevuto un’e-mail da un membro dello staff che diceva che la Casa Bianca avrebbe esaminato la questione. “Nelle sue telefonate dalla prigione, nel momento in cui inizia a parlare, inizia a piangere”, ha detto. “Ha paura che una volta tornata negli Stati Uniti, tutti la odieranno”. Alle Cayman sono stati segnalati oltre 300 casi di Covid su una popolazione di 62.000 persone, e 2 decessi.

 

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