“Sei arrivato su un barcone”. Gaffe di Serena Bortone con Ermal Meta che la gela: “Non ho avuto il piacere”

Serena Bortone compie una gaffe con il cantante Ermal Meta, il quale la corregge spiegando che non è mai arrivato su un barcone.

La conduttrice di ‘Oggi è un altro giorno‘, Serena Bortone, è incappata in una grossa gaffe con Ermal Meta. Il cantante albanese naturalizzato italiano è uno dei protagonisti di Sanremo e dopo le prime due serate è in cima alla classifica di gradimento. La conduttrice, dunque, l’ha intervistato per parlare del concorso canoro, ma anche per offrire uno specchio sulla sua vita privata e progetti lavorativi.

Di recente, infatti, è uscito in edicola un libro intitolato ‘Tribù Urbana‘, del quale la conduttrice gli chiede l’argomento, ipotizzando che si possa parlare anche della sua vita, ma il cantante fa professione d’umiltà e le dice: “No, no, per carità…La mia vita non è così interessante”. Prima che possa concludere la frase, però, Serena aggiunge: “Vabbè, però, diciamo che è partita in modo complesso perché sappiamo che tu sei arrivato in Italia con un barcone, per cui, avevi 13 anni”.

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Gaffe di Serena Bortone, Ermal Meta la gela: “Non sono arrivato su un barcone”

A quel punto il cantante la interrompe per smentirla: “In realtà io non sono mai arrivato in Italia su un barcone, mi sarebbe piaciuto molto perché il contatto con l’acqua lo adoro”. La conduttrice prova a giustificare il suo errore, sottolineando come nelle sue biografie si trova proprio questo presunto evento: “E perché scrivono questo sulle tue biografie?”. Il cantante allora le risponde: “E che ne so, magari è perché risulta un po’ più epico, c’è quella visione che quanto arrivi sul barcone devi farti valere un po’ di più”.

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In conclusione l’artista aggiunge: “In realtà io non ho avuto la fortuna di vivere questa esperienza… Evviva i barconi che trasportano anime aiutati dalla fisica”. Congedatosi in questo modo lascia la patata bollente alla Bortone che riprende proprio dall’ultima frase di Ermal Meta e dice: “Evviva i barconi che trasportano persone che hanno bisogno d’aiuto, nel senso – aggiunge prima che venga fraintesa – evviva le persone che hanno bisogno d’aiuto, evviva se noi riusciamo ad aiutarle perché saremmo persone migliori sempre, grazie Ermal”.

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