Ragazzo di 23 anni arrestato per aver violentato un pony: nel 2016 il precedente

Recidiva quantomeno inquietante per un ragazzo di 23 anni.

Arrestato per sei mesi (pena poi commutata in 30 giorni di attività sociali) per aver fatto sesso con un cavallo nel 2016 – quando il ragazzo era appena maggiorenne – è stato nuovamente imputato per averlo fatto con un animale, un pony shetland domestico.

Pony che è rimasto traumatizzato dall’accaduto e adesso per il 23enne di Leicester – in Inghilterra – accusato di zoofilia è arrivata una nuova condanna.

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In una precedente udienza avvenuta ad agosto, il giovane aveva ammesso il reato, aggiungendo di possedere pornografia estrema (comprese le riprese dell’atto sessuale col pony, fatte col proprio cellulare).

Queste le parole del giudice dinnanzi all’imputato: “Per la seconda volta nella tua vita sei in tribunale per aver avuto rapporti sessuali con un cavallo e questo è per lo meno allarmante. Una cosa che devo fare come giudice è cercare di capire perché hai commesso due volte questo insolito reato. È perché hai un interesse sessuale prepotente per i cavalli? È un grido di aiuto o una ricerca di attenzione?”

Secondo quanto riportato dal Daily Star che scrive quest’oggi della vicenda, un amico dell’imputato si è imbattuto casualmente nel video succitato, trovandosi ad usare il telefono per chiamare sua madre.

Al momento dell’arresto il giovane – che, tra gli altri problemi, ha notevoli difficoltà di apprendimento – ha manifestato una “notevole angoscia”, con gli agenti erano preoccupati per le sue condizioni giacché – al momento dell’arresto – ha dichiarato: “Voglio aiuto con la mia salute mentale, è per questo che ultimamente ho bevuto di più”.

Il proprietario del pony, dal canto suo, ha raccontato dell’impatto psicologico dell’accaduto sull’animale: “Il pony era un tale tesoro, così fiducioso, ma ora è diffidente e sulla difensiva. Quando diventa spaventata e impaurita – anche per qualcosa di normale come mettersi su un tappeto – mi ricorda quello che è successo. Se fosse dipeso da me, ora sarebbe in custodia. Posso solo sperare, qualunque cosa comporti la sua riabilitazione, che funzioni. Non posso perdonare quello che ha fatto a un animale innocente”.

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