Mara Venier celebra il trionfo di Domenica In: ascolti importantissimi in una puntata piena di commozione

Quasi 20% di ascoli per Mara Venier nel pomeriggio di Rai 1 con ‘Domenica In’.

Numeri davvro importanti che l’amata conduttrice ha deciso di celebrare con un post su Instagram: un selfie scattato da Aiello con zia Mara sullo sfondo.

Un selfie gioioso, in una puntata in cui non sono mancati dei momenti di tristezza ricordando Giovanni Gastel, il fotografo (nonché vera e propria eccellenza italiana) ucciso dal Covid.

Ma su questo ricordo torneremo a breve, per adesso parliamo della giusta celebrazione della Venier (per il suo programma 3.799.000 spettatori nella prima parte e 3.354.000 nella seconda).

Al netto di Aiello, una puntata molto musicale, con la presenza di altri quattro protagonisti dell’ultima edizione di Sanremo: Arisa, Noemi, Ermal Meta ed Annalisa.

E tra tanti cuori e like e apprezzamenti per zia Mara, c’è anche chi muove una piccola critica:

“Non ho capito perché invitare Sgarbi proprio a commento della morte di Giovanni gastel. Sgarbi ha sbraitato più volte in parlamento senza mascherina. Perché questo invito poco felice a mio avviso?”

La spiegazione era stata data in effetti dallo stesso Sgarbi nel corso del suo collegamento: “Per me era come un parente, lo conoscevo da 40 anni”.

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Ad ogni modo, momenti di grande emozione nel ricordare Gastel durante la puntata di ieri.

La commozione in primo luogo di Mara Venier, che ha voluto ricordare – visibilmente commossa: “Era un gentiluomo,un amico, un maestro. Io lo chiamavo Giò o Amore… Aveva 65 anni. Mi raccomando vaccinatevi, vaccinate tutti non si può più morire così”.

In precedenza la Venier aveva postato una foto in sua compagnia su Instagram

Ieri, invece, lo ha voluto ricordare con le succitate parole, cui ha aggiunto uno sfogo, dopo essersi scusata del momento di commozione: “Siamo stremati e avviliti, siamo disposti a tutti, questo dolore ci annienta. Cerco di rassicurare chi mi guarda, andiamo avanti con lo studio vuoto, con i miei ragazzi spaventati e avviliti. Ma non se ne può più. Lo pensano tutti gli italiani: non se ne può più”.

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