Vaccino, De Luca: “Non procederemo per fasce d’età”. E’ scontro con Figliuolo

Vincenzo De Luca ha detto alla stampa che non ha intenzione di procedere solo per fasce d’età, ma Figliuolo non vuole concedere deroghe.

Da quando la pandemia si è diffusa nel nostro Paese, uno dei personaggi pubblici che ha fatto parlare di sé maggiormente è stato il governatore della Campania Vincenzo De Luca. Il politico, infatti, è stato spesso in contrasto con il governo centrale sulla gestione della pandemia e delle chiusure, anticipando zone rosse, chiusure di scuole e di attività e polemizzando per la distribuzione dei vaccini e dei tamponi nelle varie zone del Paese.

Ancora una volta il governatore campano si è detto in disaccordo con la politica del governo. In questo caso ciò che non ritiene sensata è la decisione di continuare a procedere per fasce d’età con la somministrazione dei vaccini. Ai microfoni dei giornalisti, De Luca ha spiegato: “Ho finito di parlare mezz’ora fa, stavo in macchina, con il commissario Figliuolo. Gli ho detto che una volta completati gli ultra ottantenni, noi non intendiamo procedere per fasce d’età”.

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La proposta di De Luca e la risposta di Figliuolo

In un secondo momento, lo stesso De Luca spiega meglio cosa intende dire: “Cioè, dedicheremo la struttura pubblica a curare i fragili, a curare gli anziani, ma lavoreremo su due piani, lavoreremo anche sui settori economici. Perché se continueremo ad andare solo per fasce d’età, quando finiremo con le fasce d’età l’economia italiana sarà morta”. Il governatore quindi conclude dicendo: “Siccome abbiamo deciso di privilegiare intanto un settore fondamentale dell’economia campana come il settore turistico. E non possiamo vaccinare ad agosto, perché sennò un altro anno turistico è perduto”.

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La risposta del commissario, tramite un comunicato della Presidenza del consiglio dei ministri, non è tardata: “Con riferimento alle dichiarazioni del Presidente della Regione Campania, il Commissario Straordinario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo ribadisce che la campagna vaccinale deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che lo regolano, facendo riferimento all’Ordinanza n. 6, che indica le categorie prioritarie di persone da proteggere dal Covid-19“. Nel comunicato si legge anche la motivazione di questa decisione: “L’obiettivo è quello di mettere al sicuro le persone fragili e le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili all’infezione. Più celermente si concluderà questa fase, prima si potrà procedere a vaccinare le categorie produttive”.

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