Ddl Zan, sostegno dalla Mussolini: “Mai più discriminazioni”. Nel 2006 offese Luxuria (ma si è scusata)

Per il ddl Zan è arrivato un endorsement che in pochi si sarebbero aspettati. 

Alessandra Mussolini, ex europarlamentare di centrodestra e già parlamentare di Forza Italia (prima ancora di Alleanza Nazionale, ndr), si è espressa chiaramente a favore del disegno di legge che porta la firma del deputato del PD, Alessandro Zan.

“Subito la legge… Mai più discriminazioni!!!”, si legge nel tweet pubblicato dalla Mussolini, che ha aggiunto anche alcuni hashtag come #Diamociunamano e #DdlZan (assieme a tre cuori). Nella foto, la Mussolini compare in un selfie dove si mostra con la mano aperta: sul palmo si legge proprio “Ddl Zan”, seguendo quindi la campagna lanciata sui social da tutti i sostenitori del disegno di legge.

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Come detto, è un sostegno che ha lasciato spiazzati in molti, specialmente coloro che ricordano bene quanto accaduto nel 2006, quando lo storico scontro tra Alessandra Mussolini e Vladimir Luxuria a “Porta a Porta” culminò con una frase pronunciata dall’esponente di centrodestra: “Meglio fascista che fr**io”.

Luxuria: “Porte aperte”. Ma Malan critica la Mussolini

Tuttavia, la Mussolini si è recentemente scusata per quelle affermazioni. Durante il programma “Ballando con le Stelle”, a cui ha partecipato come concorrente, la politica di centrodestra ha riconosciuto di aver sbagliato.

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Il sostegno della Mussolini al Ddl Zan viene accolto positivamente proprio da Luxuria: “Sempre pronta a dare il benvenuto a chi condivide l’ideale di una società in cui a essere discriminati siano i portatori di odio verso gay, lesbiche, bisessuali, trans, donne e disabili: da chi non te lo aspetteresti non è di meno apprezzato”.

Al contrario, l’endorsement della Mussolini non è affatto piaciuto a Lucio Malan, senatore di Forza Italia, che ha voluto replicare alla collega: “Quali discriminazioni ci sono oggi per gli omosessuali. Me lo spieghi, Alessandra?”, commenta Malan sotto il post Facebook della Mussolini.

Sempre tra i commenti spunta anche quello del giornalista di Fanpage, Saverio Tommasi, che non crede alla redenzione della Mussolini: “Ho molta pena per chi crede che tu abbia cambiato effettivamente idea – scrive Tommasi – Ma non è che puoi pensare di fregarci proprio tutti, eh”.

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