Meghan Markle ha detto no. Per l’ennesima volta rimarrà negli States, invece di accompagnare il marito in un’occasione speciale: lo svelamento della statua di Lady Diana a Kensington Palace.
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Tutti omaggiano Lady D, tranne Meghan
La faida tra Meghan Markle e i royals britannici non accenna a placarsi, semmai si esacerba sempre di più. Archiviati i problemi di salute per i rischi di uno spostamento in gravidanza, adesso che Lilibeth Diana è nata, l’ex attrice potrebbe benissimo volare a Londra, ma ancora una volta da parte sua c’è stato un secco rifiuto.
L’occasione è tra le più importanti, forse l’unica, per far riavvicinare i due fratelli, figli di Carlo, che il primo luglio sveleranno la statua commemorativa di mamma Diana, a cui stavano lavorando dal 2017.
Infatti nel 2017, nel ventesimo anniversario della morte di Lady D, con i giardini di Kensington Palace che si coloravano dei fiori preferiti della principessa, i due fratelli avevano preso assieme la decisione di porgere alla madre l’omaggio di una statua commemorativa, ma adesso le cose sono decisamente cambiate: probabilmente terranno discorsi separati, l’occasione è di unione, un’occasione che si dovrebbe sfruttare, perché non potrebbero essercene altre.
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Una quarantena provvidenziale
Harry allora tornerà da solo e da solo osserverà le rigide disposizioni britanniche anti-Covid: tampone prima del volo, doppio tampone all’arrivo in UK e quarantena di 10 giorni, da espletare in quel di Frogmore Cottage.
Però, considerando tutte le bordate che il principe Harry ha lanciato alla royal family negli ultimi due mesi, forse la solitudine non è da disprezzare, o per lo meno sempre meglio di essere come in ‘The Truman Show’.
