La storia di Robert Bobroczky, il giocatore di basket 20enne alto 234 centimetri

“Mi chiamo Robert Bobroczky”, tuona una voce dall’alto, molto alto. Robert Bobroczky è meglio conosciuto come ‘Big Bob’: sarà per i suoi 234 centimetri che promettono di farlo essere il cestista più alto di tutti i tempi o per quello che raggiungerà in carriera? Il viaggio negli Usa in effetti sembra poter promettere le vette dell’olimpo del NBA.

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Un piccolo, grande campione

Big Bob, a dispetto della statura, è ancora ‘piccolo’ ha 20 anni e una possibile carriera di successo davanti. Appassionato di Basket fin da quando era piccolo, d’altronde è figlio d’arte, si ispira a Kristaps Porzingis, che una volta ha incontrato personalmente ed è stato una delle poche persone al mondo che ha potuto guardare dritto negli occhi: “È  successo quando, in un’accademia a Siviglia, ho incontrato Kristaps Porzingis: all’epoca avevo 14 anni”.

'Big bob'

Bob sembra avere tutto: altezza, tiro e tecnica discreta, tanto che già a 14 anni molti scout lo mettono nel mirino: nel 2014 lo portano a Roma, alla Stella Azzurra, e lì inizia la sua vita da atleta.

Il papà, Zsigmond, è stato una stella del basket, e adesso segue la carriera del figlio, assieme alla, ex pallavolista: “Facciamo sempre controlli per verificare che fisicamente stia bene”.

Sono con lui, anche ora che Robert è negli Usa, in Ohio a frequentare lo Spire Institute. Il direttore del programma basket, Bob Bossman, è stato subito impressionato dal giovane: “Ho visto dei video su Youtube e mi sono subito accorto del potenziale. L’ho contattato su Facebook e l’ho invitato qui”.

Spire Institute

La strada da fare è ancora lunga: Rob ha letto e scrivanie su misura, ma deve aumentare la massa muscolare, che ad oggi è il suo problema più grande. Per il resto sembra essere un giovane normale, sebbene molto promettente e intelligente: conosce bene quattro lingue, ama i romanzi di fantascienza, ha imparato a suonare il piano con i tutorial su internet e, come tanti ragazzi, conserva un debole per i videogame.

Da grande sembra però già avere una ferrea etica del lavoro: “Ha una dedizione al lavoro rara in un adolescente – rivela sempre Bossman – se gli chiedo di fare una cosa, sono certo che la farà al meglio“.

E tutti noi auguriamo al ragazzo di poter eguagliare, in tutti i sensi, stelle del NBA della sua altezza, come Manute Bol e del suo connazionale Gheorghe Muresan.

 

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