“Ho abortito”: la confessione di Amanda Knox nel suo ultimo podcast – in cui attacca di nuovo l’Italia

Amanda Knox, l’americana che è stata prima condannata e poi assolta per l’omicidio di Meredith Kercher assieme all’allora fidanzato Raffaele Sollecito, ha fatto una rivelazione nel suo ultimo podcast. Una rivelazione quantomeno scioccante, visto che si tratta di un aborto. La donna assieme al marito Christopher Robinson aspettava un bambino nel primo trimestre dello scorso anno, Amanda ha raccontato le vicende che sono seguite quando ha appreso che il bambino non aveva battito.

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I medici che hanno visitato la Knox hanno detto alla coppia di tornare dopo una settimana, e così hanno fatto. Ma quando sono tornati la settimana dopo hanno ricevuto la terribile notizia che il bambino non era più cresciuto e non si riusciva più a trovare il battito cardiaco.
Amanda ha confessato di essere rimasta sbalordita da quanto le hanno detto perché non si erano manifestati i segni di un possibile aborto spontaneo.

Questo mi ha confusa, perché ho pensato: “Perché dovrebbe esserci un bambino morto che bazzica lì dentro? Se non era vivo perché non stava andando via?“. La 33enne non sapeva di certo di avere un aborto spontaneo mancato: “ero incinta a tutti gli effetti di una cosa che non stava crescendo“.

Ovviamente i medici hanno spiegato ad Amanda che prima o poi il suo corpo avrebbe capito e avrebbe espulso il feto senza vita, questo però ha richiesto l’assunzione di pillole, anche se la donna era convinta che gli antidolorifici non le servissero. Pensava che fossero l’ultima soluzione, ma ha potuto constatare che in realtà erano necessari: “Ho provato dolore addominale come non lo avevo mai provato. E’ stato terribile“.

La Knox non si smentisce mai: “Forse mi è successo qualcosa in Italia”

Il racconto della Knox va avanti con dettagli davvero molto intimi e particolareggiati, come la fuoriuscita del feto “grande come una prugna” e la continua fuoriuscita di sangue. E a questo punto non mancano le accuse all’Italia.

Amanda Knox infatti si è chiesta se “mi fosse successo qualcosa in Italia” e non è la prima volta. Infatti nella sua autobiografia del 2013 scrisse di essere stata molestata in carcere da parte di una guardia. Allo stesso tempo dice di aver avuto una falsa diagnosi di HIV dal personale medico.

Insomma da un certo punto di vista niente di nuovo sotto il sole, le continue accuse all’Italia da parte di Amanda Knox non sono nuove e la vicenda, per quanto traumatica dell’aborto, è un chiaro motivo per attaccare nuovamente lo Stato italiano.

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