Altro che Bonolis e la Venier: agli antipodi puntano su una campagna vaccinale shock

Anche la campagna vaccinale è una questione di Marketing, ovvero di persuasione. Lo fine è il medesimo, di convincere quanti più scettici a vaccinarsi, ad oggi il vaccino sembra essere l’unica arma per sconfiggere il Covid, eppure il mezzo sembra cambiare da stato a stato. Ecco la differenza tra Italia e Australia.

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Due paesi agli antipodi: sia per quanto riguarda la posizione geografica, sia per quanto concerne la ‘sensibilità’ nell’affrontare un tema così delicato, come il contrasto ad una pandemia dagli effetti davvero esiziali.

La campagna vaccinale dell’Italia

L’Italia si sa è il Bel Paese, è il paese del buon cibo, del mare cristallino dell’allegria: la campagna vaccinale sembra essere stata mutuata su questi ‘cliché’ (dietro ogni cliché c’è l’esasperazione di una rappresentazione sincera).

La strategia del governo è stata quella di coinvolgere volti noti del mondo dello spettacolo, quelli che in questo anno di crisi ci hanno tenuto compagnia e hanno provato a tenerci di buon umore, in un tentativo di sensibilizzare il popolo a fare il possibile per tornare a ‘poter essere italiani’, ovvero a ballare sulla spiaggia, a mangiare fuori.

La campagna vaccinale in Italia conta su volti affabili e ‘di fiducia’ come quelli di Amadeus, Mara Venier, Paolo Bonolis e conta sulla voglia di riscatto, sulla voglia di superare il covid e ‘riprendersi’ il futuro, un futuro spensierato e gaudente.

L’Italia si vaccina allora non per evitare il peggio, ma per abbracciare il meglio.

Una scelta agli antipodi

Capovolgendo il mondo, arrivando in Australia le cose sono quindi davvero capovolte. Il governo australiano ha puntato su una strategia comunicativa aggressiva e macabra, una strategia che gli stessi australiani sembrano non star gradendo (per via anche dei criteri della campagna vaccinale).

Lo spot mostra una giovane donna in ospedale che cerca disperatamente di respirare, attaccata ad un respiratore. Lo spot è duro ed è reso ancora più emotivo grazie alle parole che lo accompagnano: “Il Covid-19 può colpire chiunque. Stai a casa. Prenota la tua vaccinazione”.
Gli australiani sono molto infastiditi dallo spot per un duplice motivo: a quanto pare non si è gradito né il contenuto esplicito dello spot né il palese tentativo del governo di scaricare sugli elettori la mancanza di vaccini e le deficienze di una campagna vaccinale che stenta a decollare.
Tutti contro il primo ministro Scott Morrison, reputato incapace di garantire un numero sufficiente di vaccini Covid-19 per l’intera popolazione e responsabile dei recenti errori relativi al coronavirus.

L’opinione della popolazione è altresì condivisa anche da esperti, politici e giornalisti, che all’unisono dicono: “Completamente offensivo pubblicare un annuncio come questo quando gli australiani in questa fascia di età stanno ancora aspettando le loro maledette vaccinazioni“.

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