“Non più di mille in rianimazione”: per una volta, uno scenario rassicurante

Secondo quando riportato dai tecnici, interrogati dal Governo, circa i prossimi possibili scenari della pandemia da Covid-19 in corso in Italia, non ci sarebbero più forti pressioni sugli ospedali e sulle terapie intensive come avvenuto ad aprile, quando nelle terapie intensive c’erano addirittura 3700 persone. L’Istituto Superiore di Sanità sta lavorando a tutta una serie di scenari, come aveva già avuto modo di fare nei mesi passati e secondo questi scenari le terapie intensive avrebbero al massimo 1000 persone in rianimazione.

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Ovviamente su questo fronte esistono davvero diverse incognite di cui è davvero difficile prevedere gli esiti, questo soprattutto sulla questione della variante Delta. Infatti non si è ancora certi se questa variante abbia una percentuale più o meno alto di contagiosità rispetto alla variante Alfa. Questo calcolo è piuttosto complesso da effettuare in quanto la vaccinazione sta facendo il suo lavoro e quindi per il momento la variante potrebbe rivelarsi pericolosa solo in caso che la vaccinazione non fosse completa.

Riguardo agli scenari possibili il Governo sta cercando di capire cosa potrebbe accadere il 30 agosto, quando secondo uno scenario potrebbero esserci tra le 800 e le 1000 persone in terapia intensiva, questo nel peggiore delle ipotesi. Mentre nelle migliori delle ipotesi le terapie intensive potrebbero essere occupate solamente da un massimo di 200 persone.

I numeri delle terapie intensive sarebbero ben lontani da quelli del mese di aprile

Attualmente in Italia il numero di terapie intensive è di 150 persone. Con questi numeri comunque non ci sarebbe la stessa pressione provata negli ospedali nel mese di aprile e gli stessi numeri sarebbero molto distanti da quelli registrati durante la terza ondata.

Sul piatto però ci sono anche i festeggiamenti per la vittoria degli Azzurri agli Europei, infatti tutti sono molto attenti a vedere se ci sarà un aumento di contagi dopo l’euforia dei giorni scorsi. Anche se qualcuno prende in considerazione il fatto che i contagi non sono aumentati quando la folla si è presentata per rendere omaggio a Maradona a Napoli e nemmeno alla festa scudetto dell’Inter.

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