Covid, la variante Delta rovina le vacanze: tanti positivi tra i giovani e nuove restrizioni

E’ passato un anno dall’estate 2020, quando le vacanze hanno contribuito a far aumentare nuovamente i contagi da Covid-19. 

Un anno dopo sta accadendo la stessa cosa, come sottolinea in un report il quotidiano “Il Messaggero”. Stavolta con un mese di anticipo, visto che lo scorso anno i contagi da “movida” si registrarono soprattutto ad agosto.

LEGGI ANCHE => Covid e Variante Delta, l’allarme di Crisanti (anche per i vaccinati)

Il Covid-19, ed in particolare la temuta variante Delta, sta colpendo soprattutto i più giovani, che tornano contagiati dalle vacanze. L’età media dei nuovi positivi è scesa a 31 anni, e non è certo un caso: molti dei più giovani non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose di vaccino.

Vanno comunque analizzati un paio di aspetti che lasciano ben sperare. Rispetto ad un anno fa si fanno molti più test, e questo consente di avere un tracciamento migliore. Inoltre, nel 2020 nessuno era protetto dal vaccino, pertanto i più giovani rischiavano di contagiare gli anziani (la maggior parte oggi ha completato il ciclo vaccinale, ndr).

Variante Delta, Italia pronta a nuove restrizioni

Chiaramente la variante Delta preoccupa molto, ed è per questo che l’Italia sta pensando a nuove restrizioni per arginarla al meglio. Attualmente chi proviene dal Regno Unito deve presentare l’esito di un tampone negativo eseguito entro 48 ore dall’ingresso in Italia e deve anche rispettare un isolamento di 5 giorni, al termine del quale è opportuno provvedere ad un nuovo tampone.

LEGGI ANCHE => Covid, variante indiana (o delta) e variante russa: c’è da preoccuparsi? Tutto quello che sappiano

Dato che la variante Delta ha cominciato a correre anche in Spagna e Portogallo, il governo italiano sta pensando di applicare le stesse misure anche per chi proviene dai territori iberici e lusitani, mantenendo però una “corsia preferenziale” per chi ha il Green Pass.

Finora l’aumento dei contagi non sta portando ad una crescita delle ospedalizzazioni e dei decessi, che continuano a calare. Resta da capire se il fatto che i contagiati non presentino sintomi importanti sia riconducibile alla giovane età dei colpiti dalla variante Delta, oppure se effettivamente i vaccini stanno dando gli esiti sperati.

Impostazioni privacy