Tempi duri per i no vax: tra ricoveri a pagamento e idee di licenziamento

Il governo e la scienza hanno diverse proposte per ‘incentivare’ la vaccinazione. La proposta di Minelli, “Non vaccinati paghino in caso di ricovero“, mentre da palazzo Chigi si vocifera di licenziamenti, perché è “una responsabilità dei datori di lavoro rispetto alla salute degli altri dipendenti”.

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Il motivo delle posizioni ‘No vax’ e il perchè non possono essere tollerate

C’è un’epidemia ben più grave di quella di Coronavirus: l’epidemia di un sentimento, a tratti antisociale, di paura esasperata e ingiustificata, una paura che diventa attacco e mania di persecuzione, che rischia di mettere in pericolo il tessuto sociale tutto, ovvero l’epidemia di posizioni ‘No vax’.

Ogni discorso sulla libertà del singolo in un contesto plurale e pluralistico è complicato e non è da intraprendere ora, semplicemente basta citarlo per capire dove sta il problema: il vaccino sembra essere, ad ora, uno dei pochi mezzi per evitare il dilagare dell’epidemia, che significa aumento di morti e di poveri, ma non tutti sembrano intenzionati a farlo.

Certo il tempo di realizzazione è stato relativamente breve, fortunatamente!, certo la strategia di comunicazione del vaccino è stata spesso discutibile, però i grandi numeri dicono che il vaccino è un pharmakon, e il buon Platone ricorda come ogni pharmakon ha sia effetti negativi che positivi, che in un analisi costi benefici conviene e come se conviene!

il pericolo delle posizioni no vax

Il mondo dei ‘No vax’ è vario, tra i complottisti del 5G impiantato endovena e chi è terrorizzato da una strategia mediatica confusa fino alla schizofrenia, ma confondente, però tutti questi soggetti mettono al rischio la comunità: essendo non immunizzati sono possibili mezzi di replicazione e circolazione del virus, che man mano che muta, potrebbe diventare più pericoloso (Variante Delta dice qualcosa?).

In un Tweet odierno Antonella Clerici ha proprio centrato il punto del sentimento che spinge e dovrebbe spingere tutti a vaccinarsi, indipendentemente da una legittima paura.

Il governo ‘incentiva’ la vaccinazione

Tra i non vaccinati, coloro che “che non hanno alcuna legittima controindicazione all’inoculo del vaccino dovrebbe essere obbligati a pagarsi le visite, i ricoveri e i farmaci in caso di Covid o, almeno, di rifondere i danni, calcolati nel loro insieme, che possono derivare dai contagi da loro certamente provocati”.Questa la risposta di Mauro Minelli, coordinatore per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina Personalizzata, alle critiche all’obbligo vaccinale.

L’immunologo, conscio delle proteste di questi giorni contro il vaccino, propone un modo per ‘risarcire’ i danni che posizioni No vax provocano: infatti le persone non immuni essendo veicoli di contagio permettono il nascere di nuove e incontrollabili varianti.

contro l'obbligo vaccinale

Il governo invece, terrorizzato come tutti da prossime chiusure, pensa a dei licenziamenti ad hoc, licenziamenti che lo stesso codice di diritto civile, allo stato attuale, permetterebbe.

Infatti se non c’è nessuna legge per l’imposizione di un trattamento sanitario non c’è, è anche vero che molti articoli del codice civile possono mettere in difficoltà i no-vax.

L’articolo 2087 del codice civile obbliga il datore di lavoro ad adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza fisica e psichica dei suoi dipendenti e il loro benessere; mentre l’articolo 279, prevede che, su parere medico, che il datore di lavoro sia obbligato a mettere a disposizione dei lavoratori non immuni vaccini efficaci da somministrare a cura di medico competente. Il datore di lavoro deve infatti prendersi cura della salute e di tutti i dipendenti e di chi frequenta il luogo di lavoro.

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