Resistente ai vaccini e due volte più contagiosa: i tabloid lanciano l’allarme della variante lambda

La variante lambda preoccupa: uno studio mostra che è due volte più contagiosa, un altro che è resistente al vaccino cinese.

L’Europa intera in questi giorni si sta confrontando con la quarta ondata di infezione da Covid-19 sospinta dalla variante delta (o indiana). Il primo Paese europeo a confrontarsi con la variazione del virus è stata la Gran Bretagna, dove qualche giorno fa sono state trovate evidenze anche di variante lambda. La mutazione del Covid in questione è stata scoperta per la prima volta in Perù e si sta diffondendo rapidamente nel Sud America e via via anche negli altri continenti.

Come accaduto per tutte le varianti emerse finora, anche in questo caso i ricercatori stanno effettuando degli studi che permettano di individuarla più facilmente ed altri per capire cosa cambia rispetto al virus originale. In queste ore, come riportato da alcuni tabloid, sono emersi degli studi i cui risultati potrebbero essere preoccupanti. Uno di questi dimostrerebbe che la variante è doppiamente più infettiva del virus originale (risultato che è emerso praticamente per qualsiasi variante fino ad ulteriori conferme), mentre un altro mostrerebbe l’inefficacia dei vaccini sulla variante.

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La variante lambda è resistente ai vaccini? Non esattamente

Lo studio in questione è stato effettuato in Cile, Paese in cui oltre il 30% dei casi di covid sono causati dalla diffusione della variante lambda. Lo studio, ancora non confermato dalle opportune verifiche, mostra come i pazienti che hanno fatto solo una dose del vaccino cinese sono coperti solo al 3% dal contagio, mentre quelli che hanno fatto entrambe le dosi sono coperti al 56,5%. Lo stesso studio ha dimostrato, però, che i vaccini Moderna e Pfizer sono efficaci anche contro questa variante e dunque che i vaccini maggiormente in uso al momento sono pienamente efficaci.

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In ogni caso non va sottovalutato il fatto che si tratta di studi che devono ancora essere confermati e che dunque non sono attendibili al 100%. A sottolinearlo è stato il virologo dello  University’s Institute of Biomedical Sciences, il quale ha sottolineato come non ci siano abbastanza dati per poter trarre delle conclusioni:

“Non abbiamo ancora prove per dire che la variazione lambda è più trasmissibile, non ne abbiamo per dire che è responsabile dell’inefficacia dei vaccini, non ne abbiamo per dire che può causare una malattia più pericolosa o per dire che possa causare la morte”.

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