Dopo la chiusura, ancora guai per Joe Bastianich e il socio: dovranno pagare risarcimento da record

La collaborazione tra Joe Bastianich e Mario Batali finisce in malo modo: la procuratrice generale dello stato di New York condanna i due a pagare 600.000 dollari per risarcire 20 dipendenti di tre locali, ‘Babbo’, ‘Lupa’, ‘Del posto’, che hanno denunciato di aver ricevuto molestie sessuali.

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Una nuova attenzione mediatica

La star di Masterchef torna alla ribalta ma per un motivo che non è così lusinghiero: nonostante Joe Bastianich avesse interrotto la collaborazione con Mario Batoli, assieme avevano tre locali in a New Yotk City, proprio per le accuse di molestie sessuali sollevate dalle dipendenti, adesso si trova lo stesso a dover corrispondere risarcimento alle vittime di tali abusi. A rivelarlo la procuratrice generale dello Stato di New York Letitia James, che ha deciso per il patteggiamento.

Il racconto delle molestie

Infatti la ricostruzione del giudice non era ‘felice’ e dipingeva “ambiente di lavoro permeato da una cultura sessuale e fatto da ricatti e ritorsioni in violazione delle leggi cittadine e statali a difesa dei diritti umani“.

Le testimonianze delle vittime raccontano di un ambiente che, nonostante la ricercatezza del posto, il ‘Del Posto’ a Manhattan è un ristorante rinomato e raffinato, era torbido e degradante. Le donne raccontano di alcuni manager dei ristoranti che avrebbe consigliato loro di rifarsi il seno per migliorare il loro aspetto fisico, mentre i colleghi uomini si attendevano una sorta di ‘sottomissione’ fisica, avendole costrette più di una volta a inginocchiarsi davanti a loro.

Bastianich e Batali hanno dovuto chiudere definitivamente ad aprile il loro locale, travolto dallo scandalo.

chiuso definitivamente

Per la procuratrice generale “Batali e Bastianich hanno permesso che si sviluppasse un ambiente di lavoro intollerabile con comportamenti vergognosi e inappropriati in qualunque situazione, la celebrità e la fama non assolvono nessuno se deve essere perseguito dalla legge”.

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