Polemica su Fortnite: il popolare videogioco offende Martin Luther King?

Epic Games ha inserito in Fortnite un evento dedicato al celebre discorso di Martin Luther King: insegnamento o mancanza di rispetto?

La software house americana Epic Games, da anni una delle più talentuose e artefice di serie di videogiochi di successo come Gears of War, ha assunto la dimensione di pubblisher grazie allo sviluppo del motore grafico Unreal Engine (creato per la prima volta per un altro cult del mondo videoludico come Unreal Tournament) ed ha raggiunto la fama planetaria grazie alla creazione di Fortnite.

Il videogame, uno sparatutto multiplayer free to play, è diventato immediatamente il titolo maggiormente giocato online e da diversi anni è probabilmente quel titolo che ogni ragazzino ha giocato almeno una volta nella vita. Insomma Fortnite ha assunto le dimensioni di colossi della storia come Super Mario e World of Warcraft, diventando un marchio riconoscibile anche al di fuori del medium videoludico e assumendo i contorni di un fenomeno sociale.

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Fortnite: l’evento su Martin Luther King è offensivo?

Il videogioco è talmente popolare da essere giocato in streaming da tutti i principali content creator, ma anche da ospitare al suo interno delle mini quest che nulla hanno a che vedere con il gioco in sé. In passato, ad esempio, sono stati “trasmessi” su Fortnite dei concerti come quello di Ariana Grande presentato da Jason Momoa.

Di recente Epic Games ha voluto organizzare un evento educativa in memoria di Martin Luther King. L’evento permette ai videogiocatori di entrare con il proprio personaggio all’interno del Washington Memorial ed ascoltare tutti e 17 minuti di discorso che lo storico attivista ha pronunciato in quella sede nel 1963. Per gli sviluppatori si tratta di un modo educativo e divertente per far comprendere ai videogamer uno dei concetti fondamentali di quello storico discorso: progrediamo quando lavoriamo insieme.

Nonostante i buoni propositi, l’evento ha diviso la community, specie su Twitter. Alcuni infatti ritengono che una simile trovata non sia educativa, ed anzi possa sminuire un evento ed una figura che hanno segnato la storia recente dell’umanità. C’è ad esempio chi scrive: “L’evento Fortnite MLK è talmente irrispettoso che mi rende genuinamente triste”. Ma anche chi aggiunge: “Non passerà molto tempo prima che qualcuno dica di Martin Luther King: ‘E’ quel tizio di Fortnite'”.

 

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