Biden dorme davanti al primo ministro israeliano? Ecco come stanno le cose – VIDEO

‘Sleepy Joe’ di nome e di fatto? Le immagini di Joe Biden sonnecchiante in presenza del primo ministro israeliano fanno tornare in voga l’appellativo che Trump gli dedicò durante la campagna elettorale. Ma il presidente Usa stava davvero sonnecchiando o il fotogramma in questione è davvero ingeneroso?

Il mito di Sleepy Joe

Correvano le presidenziali 2020, quelle che hanno preceduto l’elezioni con più affluenza alle urne della storia degli Stati Uniti d’America. L’allora presidente Trump, uno che le regole della politica le ha riscritte, per non dire maltrattate, ha cercato in tutto i modi di rappresentare il suo avversario, Joe Biden, come inadeguato alla carica.

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Giocando un po’ sull’età anagrafica, un po’ sulla pacatezza dell’avversario, quella pacatezza così estranea a Donald, il Tycoon aveva nominato Joe Biden ‘Sleepy Joe’, facendo intuire che l’età anagrafica comportasse un deterioramento delle funzioni cognitive, tale da non poter ricoprire la carica.

Adesso l’appellativo è sulla bocca di tutti i detrattori e spesso viene usato per criticare le mosse politiche, sempre troppo ‘tardive’, sempre troppo blande che molti americani stanno rimproverando a Joe Biden.

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Sleepy Joe tra mito e realtà

L’incontro di venerdì scorso tra Naftali Bennet e Joe Biden sembra aver dato conferma della bontà dell’appellativo del presidente USA. In un fotogramma, davvero ingeneroso, sembra che Biden stia sonnecchiando, anziché prestare attenzione.

L’attacco è partito ovviamente dall’opposizione, la cui teoria ha trovato cassa di risonanza sui social.

Qualcuno addirittura chiede l’applicazione del 25esimo emendamento, quello che permette alla vicepresidente di ricoprire il ruolo di Chief in commander per morte o in capacità di colui che ricopre la carica.

Eppure il video in questione, dalla durata di soli 22 secondi, ovviamente non rappresenta la totalità dell’incontro né rimanda un’immagine fedele della realtà.

Per i supporter di Biden, il presidente avrebbe attivamente partecipato all’incontro e gli occhi chiusi, che non vanno isolati dalle mani chiuse in preghiera, sarebbero un gesto di raccoglimento al ricordo dei ‘giorni difficili’ di cui stava parlando il primo ministro israeliano.

Così, con buona pace dei detrattori si potrebbe dire che ‘Sleepy Joe’ non è reale, solo una loro fantasia, forse onirica.

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