Matteo Salvini contro Matteo Salvini: “Se c’è il sorriso, va bene tutto”

Matteo Salvini non perde il sorriso anche quando è contestato, purché sorrida anche il contestatore. E a ridere son tutti.

Il nuovo post instagram del leader della lega produce quasi un effetto straniante a chi lo vede, e tra risate, più o meno isteriche e divertite, ci si chiede: davvero il senso della democrazia è salvo grazie a un sorriso di circostanza o di sfottò?

Salvini Sorride

La democrazia è una barzelletta?

Va bene dissentire, ma solo con il sorriso. Secondo il senatore Matteo Salvini, il valore fondamentale della democrazia non è la libera scelta, e ogni scelta porta inevitabilmente all’esclusione della altre possibilità, non è tanto la manifestazione del dissenso, non è tanto il dissenso stesso, quanto il sorriso con cui si deve esprimere.

E tra i commenti del post, molti ridono. Poco importa se è una risata di scherno o un espressione d’incredulità, tanto quel che conta è il sorriso.

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La nuova foto di Matteo Salvini pare essere un abile tentativo e di risultare simpatico agli avversari e di continuare a costruire l’immagine di uomo alla mano, seppur superiore, dalle spalle larghe e incurante dell’opposizione che piace già agli elettori della lega. O forse è invece un modo di tornare simpatico al proprio elettorato, quello complottista e deluso dall’approvazione dell’obbligatorietà del Green Pass, filtrato come l’inizio della dittatura sanitaria?

Il paradosso di Salvini

Salvini che esalta la democrazia è quasi paradossale. Vuoi per la richiesta di pieni poteri di quel non troppo lontano agosto 2019, quando si è consumato ‘il golpe del Papeete’, vuoi per l’ambivalenza con cui pur essendo al governo sposa posizioni dell’opposizione pur di non perdere voti, lo scopo della cosiddetta ‘politica politicante’, vuoi perché coloro che supportano la lega si lasciano andare a dei commenti che sono tutt’altro che democratici.

Come commento sul post in questione si legge un inquietante “Molti nemici, molto onore” di chiara ispirazione e paternità mussoliniana.

E non ce ne vogliano né i gerarchi della lega, né gli iscritti al partito, il senso della democrazia non è né il sorriso né i nemici, quanto la mediazione di posizioni diverse per il bene di tutti.

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