“Sono state cattive”: il dramma della figlia di Laura Ziliani estranea all’omicidio

La vicenda riguardante l’omicidio di Laura Ziliani, assassinata dalle sue due figlie e dal fidanzato di una di loro, ha scosso il bresciano. 

I nuovi sviluppi delle indagini hanno infatti portato all’arresto di Paola e Silvia Zani, la prima studentessa universitaria 19enne e la seconda 27enne impiegata in una RSA. Sono le figlie di Laura Ziliani, e sono proprio loro ad aver avvelenato la propria madre avvalendosi del supporto di Mirto Milani, musicista di 27 anni, fidanzato della figlia maggiore e amante della 19enne.

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Sempre stando ai riscontri degli inquirenti, il terzetto avrebbe deciso di assassinare la madre a causa della gestione del patrimonio familiare, in particolare di alcune abitazioni tra la Valcamonica e Brescia.

“I tre indagati avevano un chiaro interesse a sostituirsi a Laura nell’amministrazione di un vasto patrimonio immobiliare al fine di risolvere i rispettivi problemi economici”, scrive il giudice, Alessandra Sabatucci.

Lucia, l’altra figlia di Laura Ziliani: “Non perdonerò mai le mie sorelle”

Oltre a Paola e Silvia, Laura Ziliani aveva anche una terza figlia, Lucia, totalmente estranea ai fatti. La giovane, 25 anni, è affetta da un “lieve ritardo cognitivo”, ma come sottolineano le persone del luogo è una ragazza solare, sempre sorridente, legatissima alla madre e ora senza più nessuno.

Raggiunta telefonicamente al Corriere della Sera, Lucia ha detto di non poter mai perdonare le sue sorelle per quello che hanno fatto.

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“Io e la mamma vivevamo insieme ed eravamo praticamente inseparabili. Sono felice che li abbiano arrestati, non avranno mai il mio perdono – le parole di Lucia, che aggiunge – Io non mi fidavo più di loro, ma non pensavo che arrivassero a fare una cosa così brutta. Sono state cattive, più di mio padre”.

Infine un passaggio anche su Mirto Milani: “Mia mamma non ci andava d’accordo e mia nonna lo odiava”.

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