“Obbligo o verità?”: l’incredibile confessione di uno studente, incarcerato a vita

Uno studente ha ucciso la sua matrigna dandole fuoco in casa prima di confessare l’omicidio nel gioco Obbligo o Verità. 

Tiernan Darnton, 21 anni, ha ucciso Mary Gregory, 94 anni, servendosi di un accendino con cui ha dato fuoco ad una tenda dell’abitazione di Heysham, nel Lancashire.

Il barbaro assassinio risale al maggio 2018. In un primo momento si pensava che l’incendio fosse scoppiato a causa di una sigaretta, tanto che i vigili del fuoco esclusero un coinvolgimento di terzi. Proprio le conclusioni dell’indagine portarono il medico legale a registrare un verdetto di “morte accidentale”.

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Ma la polizia ha riaperto il caso nel maggio 2019, in seguito a quanto dichiarato dallo stesso Darnton durante una sessione di consulenza. Il giovane aveva infatti affermato di aver ucciso la signora Gregory, la madre del suo patrigno.

Durante l’inchiesta è inoltre emerso che l’assassino aveva fatto una confessione simile diverse settimane dopo la morte della 94enne, durante una partita a Obbligo o Verità con due amici.

Il giovane condannato all’ergastolo: “Eri affascinato dai serial killer”

“Ho un segreto che non ho detto a nessuno – aveva detto Darnton – Potrei aver ucciso qualcuno”.

Pressato dagli amici, il giovane disse di aver dato fuoco alla signora Gregory perchè non voleva farla più soffrire: la donna, infatti, soffriva di demenza.

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Come riporta il Mirror, Darnton confermò la cosa durante un incontro con una consulente nel 2019, rivelando il suo terribile segreto anche al suo patrigno, Chris Gregory, 66 anni.

Venerdì scorso il giovane è stato condannato all’ergastolo con una pena minima di 15 anni. “L’omicidio era nella tua mente da un po’ di tempo. Eri affascinato dai serial killer e dai loro crimini”, ha detto la giudice Justice Yip, leggendo la sentenza.

Dopo l’arresto del ragazzo, nel maggio 2019, sul suo smartphone e sul suo laptop sono state rinvenute ricerche (prima e dopo l’assassinio) su Google riguardanti gli omicidi.

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