“Sono Topo Gigio. E quella nella foto…”: il post di Facci sulla giornalista molestata scatena Twitter

Sabato pomeriggio, all’uscita dello stadio Castellani di Empoli dopo la partita Empoli – Fiorentina, accade una cosa che non dovrebbe accadere: un tifoso amareggiato per la sconfitta della propria squadra pensa bene di scaricare tutta la sua frustrazione sulla giornalista 27enne, inviata di una rete locale toscana, Greta Beccaglia, palpandole il sedere, ma questo non prima di aver preso bene la mira e sputandosi sulla mano per enfatizzare il gesto da vero e rude maschio alpha.

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Peccato che lui sia in diretta tv ed il video denuncia diventi subito virale sui social, soprattutto se un episodio del genere si verifica a qualche giorno di distanza dalla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro la donna. Dopo la prima reazione collettiva di sostegno e di condanna del gesto, quando ancora si parlava di una figura ignota, dai contorni poco definiti, in cui solo Greta aveva voce in capitolo, si scopre l’identità del molestatore.

Si chiama Andrea Serrani, 45 anni, proprietario di un ristorante, ma soprattutto sposato e padre di una bambina. Intercettato dalle Iene prova a spiegarsi, è stato un atto di goliardia, lui mica è un molestatore, ha una famiglia ed una moglie che ha repentinamente condannato il gesto; insomma è una persona normale, dalla vita normale, che ogni tanto fa delle scemenze, come palpare il culo ad una ragazza che sta svolgendo il proprio lavoro.

Eppure, dentro ognuno di noi può celarsi un mostro, proprio per la banalità della nostra esistenza, per la noia provata nella nostra vita. La narrazione che vede solo disadatti e persone reiette della società capaci di atti immorali ed inimmaginabili non regge più da tempo. Tuttavia, resta viva la capacità, forse tutta italiana, di ribaltare la situazione a favore del carnefice, mostrandolo per la vittima che non è.

L’unica “colpa” di Greta, in tutta questa storia, è far parte di una categoria di giornaliste quotidianamente screditate. La televisione ha fomentato negli anni la rappresentazione di una valletta sportiva che affiancava il vero giornalista, persona competente e preparata, a differenza a sua. Insomma, se una ragazza, giovane e bella, fa parte di quel panel televisivo, probabilmente non ne capisce nulla di calcio e sarà lì sicuramente per altri meriti.

Questo giustificherebbe il gesto di Serrani e mal farebbe digerire, invece, la denuncia di Greta, indignata per una pacca sul sedere. E i commenti, principalmente di uomini di famiglia, sotto gli articoli delle principali testate italiane ed alcuni Tweet di altri colleghi di Greta, non lasciano spazio ad altre possibili interpretazioni. Quasi quasi Greta dovrebbe pure ringraziare, perché ora si parla di lei e grazie a questo spiacevole inconveniente potrebbe fare addirittura il salto di qualità.

Filippo Facci e quel Tweet al veleno

Filippo Facci, giornalista di Libero noto per i suoi toni provocatori, ha postato su Twitter un post destinato a far discutere per la futilità e la semplificazione del suo contenuto. Nel tweet si legge, infatti: “Uheila, come va? Sono Topo Gigio. E quella nella foto è una vittima di molestie sessuali”, facendo riferimento proprio a Greta tutta in tiro e sorridente in un selfie.

Ora, se l’obiettivo di Facci era ridimensionare la portata mediatica dell’evento, insinuando come le vere molestie siano altre e di tutt’altra gravità, non è denigrando la ragazza che si offre il giusto servizio a una causa così importante e complessa che anche in questo post mostra tutti i suoi limiti. Fatto sta che è riuscito a far parlare di sé e le reazioni legate alla foto postata non si sono fatte di certo attendere molto.

C’è chi supporta l’idea del giornalista: “A volte sei antipatico, ma poi mi ricordo perché tempo fa ho deciso di seguirti.”

Ma il resto degli utenti si scaglia contro: “Topo Gigio potrebbe denunciarti per diffamazione..”

“Quella nella foto è una persona libera di vestirsi come le pare e nessuno ha il diritto di toccarle il sedere. Lei è solo un poveraccio, un misero provocatore in cerca di notorietà” “Ma veramente hai scritto questo tweet vergognoso? La foto giustifica le molestie sessuali? Lei è una persona pericolosa.”

“Già, una bellissima ragazza con uno splendido sorriso. Quindi???? Sciacquarsi la bocca e tagliarsi le mani, visto che non riuscite né a tenerle in tasca, nè a usarle per scrivere qualcosa di sensato.”

“Complimenti eh. Sembra il discorso “era in minigonna, se l’è cercata”. Ma che schifo, facci.”

Sono solo alcuni dei commenti che si accavallano sotto il post di Facci che ha provato anche a dare anche una sua spiegazione: “La foto illustra il soggetto di cui sto parlando a persone informate sui fatti, essendo la vicenda onnipresente. Saluti.”

Pur di non ammettere la gran brutta figura, Filippo Facci va a disturbare l’informazione giornalistica e la sua imparzialità.

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