Batte un rigore perfetto, ma l’arbitro lo espelle: il motivo della decisione è surreale – VIDEO

L’ex calciatore del Catania Bruno Pektovic è andato incontro all’espulsione più surreale dell’anno, dopo aver segnato su calcio di rigore.

In queste ore sta facendo discutere gli appassionati sul web il video dell’espulsione ai danni di Bruno Pektovic, stella della Dinamo Zagabria, durante l’incontro contro l’Istra 1961. La squadra della capitale croata si trovava sullo 0-1 e gli era stato assegnato un calcio di rigore. Come da prassi sul dischetto si è presentato il 27enne ex Catania. L’attaccante non ha preso una vera e propria rincorsa, visto che ha fatto tre passi cadenzati verso il pallone, quindi ha fatto una finta in aria per spiazzare il portiere ed ha piazzato il pallone dalla parte opposta.

Il direttore di gara ha visto la finta nel caricare il tiro e l’ha interpretata come interruzione della corsa, quindi ha estratto il cartellino giallo e, siccome Pektovic era già ammonito, lo ha espulso. Il gol è stato annullato ed il calciatore ha finito anzitempo la partita. Per fortuna dell’attaccante e della sua sua squadra, l’episodio non ha portato a conseguenze negative. La Dinamo è riuscita lo stesso a raddoppiare ed ha vinto tranquillamente l’incontro. Tuttavia la singolarità dell’espulsione sta facendo discutere gli appassionati di calcio.

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Rigore perfetto, ma arriva l’espulsione: era interruzione della corsa?

Come analizzato poche righe sopra, la rincorsa dell’attaccante non dovrebbe essere considerata come interrotta e anche il movimento della gamba, mentre fa la finta per spiazzare il portiere è continuativo, dunque non ci dovrebbero essere gli estremi né per annullare il gol né per la sanzione disciplinare. La decisione è stata così bizzarra che persino il difensore della squadra avversaria ha preso le difese di Pektovic, contestandola apertamente.

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In ogni caso, anche qualora il movimento della punta sia da considerare interruzione di corsa, applicare così rigidamente il regolamento è forse un po’ eccessivo, visto che il calciatore era già ammonito e la gara avrebbe potuto cambiare il corso per un’ingenuità e non per un gesto volutamente irregolare.

 

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