Alternanza scuola lavoro, 17enne vittima di un gravissimo incidente – ma scattano gli arresti

Un nuovo grave incidente alimenta ulteriori polemiche sull’alternanza scuola lavoro, già duramente contestata dopo i fatti degli ultimi tempi. 

Stavolta l’accaduto riguarda un ragazzo di 17 anni, rimasto gravemente ustionato all’interno di un’officina di Merano, in provincia di Bolzano. Stando a quanto riportato anche dal quotidiano La Repubblica, il giovane sarebbe rimasto ferito a causa di un ritorno di fiamma.

ustione

Subito soccorso e trasportato all’ospedale San Maurizio di Bolzano, il 17enne ha riportato una serie di ustioni in molte parti del corpo che hanno reso necessario il suo trasferimento in un centro specializzato a Murnau, in Baviera. Il ragazzo, che si trovava nell’officina di Merano in regime di Percorso per le competenze trasversali (Pcto), è ricoverato in gravi condizioni.

Stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, pare che il 17enne stesse effettuando una pulizia industriale utilizzando alcune sostanze chimiche. Le fiamme sarebbero state provocate dal contatto con uno strumento alimentato ad energia elettrica.

Nel 2022 altri due incidenti: morti un 18enne e un 16enne

Si tratta del terzo incidente avvenuto quest’anno all’interno dell’Alternanza scuola lavoro. I primi due avevano causato la morte di un 18enne e di un 16enne.

Nel primo caso, Lorenzo Parelli, studente dell’Istituto salesiano Bearzi, era stato ucciso da una putrella nel corso di un addestramento professionale; il 14 febbraio 2022 ha perso la vita Giuseppe Lenoci, in istruzione al Centro di addestramento Artigianelli di Fermo, morto in un incidente stradale mentre era uscito con la ditta per sostituire una caldaia.

Decessi che avevano portato ad una fortissima protesta anche da parte del mondo studentesco, che aveva lanciato mobilitazioni in tutta Italia per esprimere la propria netta contrarietà all’alternanza scuola lavoro.

Alternanza

Proprio qualche giorno fa è arrivata la notizia di undici misure cautelari eseguite dalla Polizia di Stato della Questura di Torino nei confronti dei militanti di Askatasuna, il centro sociale torinese finito spesso nel mirino dei pm.

Tra i colpiti dalle misure cautelari figurano anche alcuni membri di collettivi studenteschi. Per tutti loro il reato contestato è quello di resistenza aggravata a pubblico ufficiale in merito a quanto accaduto nel corso della manifestazione studentesca svoltasi a Torino il 18 febbraio 2022. Durante la protesta, infatti, circa venti manifestanti si sono scontrati con le forze dell’ordine che proteggevano l’ingresso della sede dell’Unione Industriale.

La voce degli studenti: “Alternanza scuola lavoro va abolita”

Dopo quanto accaduto al 17enne nell’officina di Merano, è tornata a farsi sentire la voce degli studenti. Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti, ha ribadito ancora una volta come questi episodi siano frutto di un “sistema malato, volto solamente al profitto”.

“Vogliamo sicurezza dentro e fuori le scuole, vogliamo che l’Alternanza scuola lavoro e gli stage vadano aboliti in favore dell’istruzione integrata”, afferma Redolfi. Vengono anche annunciate nuove mobilitazioni in tutta Italia per protestare contro l’alternanza scuola lavoro.

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