L’ipotetico impatto di un asteroide con la Terra causerebbe “devastazione e morti”, ma anche “enormi migrazioni”

L’eventuale schianto di un asteroide sulla Terra potrebbe provocare migrazioni gigantesche, anche dall’Europa all’Asia. 

Nella Conferenza sulla difesa planetaria, che si terrà a Vienna dal 26 al 30 aprile, si parlerà proprio di questa possibilità, ovvero di un eventuale impatto degli asteroidi sulla Terra.

In particolare, verrà trattato un ipotetico impatto di un asteroide, previsto per il 20 ottobre 2021, con la Terra che avrebbe solo sei mesi per elaborare un piano. Se all’inizio la possibilità della collisione è solo una su 2500, dopo circa una settimana la situazione diventa molto più grave. Nel test, quindi, l’asteroide – la cui dimensione stimata oscilla tra 35 metri e 700 metri – si dirige dritto verso il nostro Pianeta.

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“Se l’asteroide si trova su una traiettoria di impatto, la probabilità continuerà a salire, raggiungendo il 30% entro la fine della settimana, il 70% entro la prossima settimana e il 90% durante la settimana successiva”, spiegano gli esperti al Daily Star Online.

“L’impatto sarebbe disastroso anche a lungo termine”

Col passare del tempo gli scienziati saranno in grado di individuare il luogo dove probabilmente l’asteroide andrà a colpire.

“Il pericolo principale è un’esplosione aerea che andrebbe a causare delle “sovrapressioni”, consentendo all’esplosione stessa di raggiungere livelli altissimi”, aggiungono gli scienziati, che spiegano come la devastazione non sarebbe determinata solo dall’impatto, ma anche dalle conseguenze a lungo termine.

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“Un impatto su una città densamente popolata potrebbe causare milioni di morti e un impatto sull’acqua potrebbe invece scatenare massicce inondazioni sulle coste – proseguono gli esperti – Qualsiasi impatto importante porterebbe a danni diffusi, feriti e morti, e andrebbe anche a creare crisi umanitarie e di rifugiati senza precedenti in tutto il mondo”.

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