Il certificato di morte ufficiale ha confermato che il principe Filippo è morto di “vecchiaia”.
Il duca di Edimburgo è morto “serenamente” al Castello di Windsor lo scorso 9 aprile. Sua moglie, la regina Elisabetta II, è rimasta al suo fianco fino all’ultimo respiro.
In un primo momento, Buckingham Palace non aveva rilasciato ulteriori informazioni sulla morte del principe Filippo, scatenando indiscrezioni sulla sua scomparsa. Come noto, Filippo era stato dimesso dall’ospedale Bartholomew, nel centro di Londra, poche settimane prima del suo decesso.
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Fortunatamente, il Telegraph è riuscito ad ottenere il certificato di morte del marito di Elisabetta II, che pare sia stato redatto da Sir Huw Thomas, il capo medico della Famiglia Reale.
Sir Thomas non ha identificato alcuna malattia o patologia che potesse aver contribuito alla sua morte, concludendo che Filippo è morto di “vecchiaia”.
Filippo è stato il consorte di un sovrano più longevo nella storia britannica
La sua morte sarebbe stata registrata quattro giorni dopo dal suo segretario privato, il brigadiere Archie Miller-Bakewell.
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Il certificato di morte afferma che il nome completo di Filippo è “Sua Altezza Reale il Principe Filippo, Duca di Edimburgo, precedentemente noto come Principe Filippo di Grecia e Danimarca, precedentemente noto come Philip Mountbatten”.
Nel documento erano elencate anche molte delle occupazioni del Duca di Edimburgo, tra cui quella di ufficiale di marina, oltre ovviamente al ruolo di “marito di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, il sovrano”.
Il principe Filippo e la regina sono stati sposati per oltre 73 anni, un periodo che ha reso Filippo il più longevo consorte di un sovrano nella storia britannica.