Ddl Zan, volano parole grosse: Cecchi Paone dà del “fascista clericale” ad Adinolfi

L’ultima puntata di Zona Bianca, il programma di approfondimento politico in onda il mercoledì sera su Rete 4, è stata caratterizzata da un veemente scontro tra Alessandro Cecchi Paone e Mario Adinolfi. 

L’argomento non poteva che essere il ddl Zan, su cui si sta concentrando nelle ultime settimane il dibattito politico. Come prevedibile, le posizioni di Adinolfi e Cecchi Paone si sono rivelate distantissime.

Ma nel corso della puntata, tra i due è andato in scena un vero e proprio “duello rusticano”, con toni molto accesi. Il fondatore del “Popolo della Famiglia” e il famoso giornalista e conduttore non se le sono mandate a dire.

LEGGI ANCHE => “Avrei spento le telecamere a Fedez”: Pippo Baudo senza mezzi termini (anche contro il ddl Zan)

Adinolfi, nel tentativo di stuzzicare Cecchi Paone, ha detto che la difesa del matrimonio eterosessuale e la condanna della pratica dell’utero in affitto sono conquiste di civiltà “che ogni uomo di sinistra dovrebbe garantire”, aggiungendo che “solamente i massoni possono sperare in una società in cui i bambini siano comprati e venduti”.

Proprio quest’ultima frase ha mandato su tutte le furie Cecchi Paone, presente in studio (Adinolfi era in collegamento, ndr). “Vigliacco miserabile, questa è da querela. Fascista clericale – l’attacco di Cecchi Paone – Ti faccio togliere la pelle in tribunale per quello che hai detto”.

Il post su Facebook di Adinolfi: “Ddl Zan ispirato dalla massoneria”

Momenti molto concitati, come sottolinea anche “Il Giornale”, finchè il conduttore Giuseppe Brindisi non è riuscito a riportare la calma. D’altronde, non è la prima volta che Cecchi Paone utilizza termini pesanti nei confronti di Adinolfi.

LEGGI ANCHE => “Sono due grandi maleducati. Mi hanno detto fro**o di me**a”: Cecchi Paone contro Pio e Amedeo

Già nel 2015, durante il programma radiofonico “La Zanzara”, il conduttore televisivo aveva definito il fondatore del Popolo della Famiglia un “clerico fascista” che dice “cose terrificanti”.

Dal canto suo, in seguito allo scontro di ieri sera, Adinolfi ha pubblicato un post su Facebook dove ha rincarato la dose: “Nulla mi toglie dalla testa che l’operazione ddl Zan sia un’operazione con finalità anticattolica ispirata dalla massoneria”.

Impostazioni privacy