Denise Pipitone, dopo 17 anni parla il padre Toni: “Sono stato e sono il suo papà”

Dopo 17 anni il padre di Denise Pipitone rompe il silenzio.

Davanti alle telecamere di Quarto Grado ha finalmente parlato il padre della bambina scomparsa il 1 settembre 2004 da Mazara del Vallo e mai più ritrovata. “Sono stato e sono il suo papà”, esordisce Toni Pipitone.

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“Abbiamo vissuto insieme dei momenti bellissimi, ha dormito con me fino alla notte prima della scomparsa. Ho preso subito la macchina e ho iniziato a girare per cercarla – racconta Toni Pipitone – Le piste all’inizio erano tante, si cercava nei pozzi, nei campi rom, ma sicuramente c’è stata una cattiva organizzazione delle indagini”.

Eppure il padre di Denise ha la stessa convinzione della madre della piccola, Piera Maggio, che non ha mai smesso di cercarla: “Quando tutto sarà finito mangeremo insieme un bel gelato, grosso come una casa”.

Denise Pipitone, dal caso russo alla segnalazione di Scalea

Toni Pipitone, che all’epoca della scomparsa della bambina viveva con Piera Maggio, sua figlia e il fratellino Kevin, spera di poter essere presente “se e quando Denise verrà ritrovata”.

Di recente il caso relativo alla scomparsa di Denise Pipitone è tornato ad occupare le cronache, dapprima con la vicenda riguardante una ragazza russa che si è poi rivelata una totale bufala e successivamente con alcuni nuovi aspetti più “territoriali” (tra cui una lettera anonima, ndr).

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Infine, l’ultima tappa di un incubo lungo ormai quasi 17 anni è quanto avvenuto a Scalea, dove una giovane del posto, di nome Denise, è stata segnalata da una residente. Tuttavia, la ragazza non sembra essere la bimba scomparsa nel 2004 da Mazara del Vallo: lei stessa continua a negare di essere la Denise che mamma Piera non ha mai smesso di cercare.

 

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