Sopravvissuto a 18 iniezioni letali, muore per Covid-19: ha vissuto 24 anni nel braccio della morte

Dopo 18 iniezioni letali è deceduto per sospetta infezione da Covid-19.

Romell Broom era riuscito a sopravvivere a 18 tentativi di esecuzione da pena capitale. I funzionari non sono riusciti a trovare una vena che potesse assumere la dose fatale, come riportano il Daily Star e il Mirror.

Il prigioniero ha trascorso 24 anni nel braccio della morte dell’Ohio dopo essere stato condannato per il rapimento, lo stupro e l’assassinio della quattordicenne Tryna Middleton nel 1984.

Romell Bloom si è sempre dichiarato innocente, senza esito. L’iniezione letale era stata fissata per il 15 settembre 2009. Tuttavia, ogni tentativo di trovare una vena adatta in cui iniettare la miscela mortale di bromuro di pancuronio, cloruro di potassio e midazolam si è rivelato vano.

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Broom ha cercato persino di aiutare gli esecutori, muovendo il braccio su e giù e flettendo le dita: niente da fare.

I funzionari hanno anche provato una strategia diversa, facendo sedere Broom in posizione eretta sul tavolo e provando ad iniettargli la soluzione letale nelle gambe, ancora una volta senza successo.

Il secondo tentativo era previsto per il 16 marzo 2022

La successiva data di esecuzione era stata rimandata al 22 settembre, ma non riuscendo a trovare un modo per ucciderlo che non equivalesse a tortura (violando quindi la Costituzione degli Stati Uniti, ndr) si è deciso di rinviare l’esecuzione a tempo indeterminato.

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Amnesty International ha portato avanti una campagna per salvare la vita di Broom. E’ stato realizzato anche un documentario sull’esecuzione fallita e l’assassino ha persino scritto un libro intitolato “Survivor on Death Row” (Sopravvissuto nel braccio della morte).

La seconda esecuzione di Broom era stata quindi fissata per il 17 giugno 2020, ma il governatore Mike DeWine ha emesso una tregua lo scorso aprile dicendo che il farmaco necessario non era disponibile, riprogrammando il tutto per il 16 marzo 2022.

Romell Broom è invece morto il 28 dicembre 2020, all’età di 64 anni. Le autorità penitenziarie lo hanno inserito nella “lista dei probabili prigionieri morti per infezione da Covid”.

 

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