Omicidio Norina Matuozzo, la 35enne uccisa dopo aver scoperto il tradimento del marito

L’ennesima storia di femminicidio quella di Norina Matuozzo, 35enne uccisa dal marito dopo aver scoperto che la tradiva con la vicina.

La vita di Norina Matuozzo è stata spenta con la violenza il 2 marzo del 2019. La donna aveva appena lasciato il marito perché aveva scoperto che la tradiva. Questa drammatica vicenda di cronaca sarà al centro della puntata di Amore Criminale di questa sera. La Pivetti presenterà il caso, partendo dal momento in cui i due giovani si sono conosciuti ed hanno deciso di convolare a nozze. Ripercorriamo, prima della ricostruzione approfondita di questa sera, le tappe di una vicenda giudiziaria che rappresenta solo uno dei casi di quello che è un fenomeno inquietante: il femminicidio.

Come tutte le storie presentate dal programma, infatti, anche quella di Norina presenta delle caratteristiche comuni: una storia d’amore nata male, caratterizzata dalla violenza e dalla smania di controllo  dell’uomo e finita nel sangue per l’incapacità dello stesso di accettare la separazione. Si tratta di assassini che possono essere evitati con un cambio di mentalità della società. Tutti gli uomini (per fortuna la maggior parte non ha bisogno di farlo) devono capire che le relazioni si basano sul reciproco rispetto e che le donne devono godere di libertà, fiducia e pari diritti. Devono comprendere che le donne non gli appartengono, ma scelgono se condividere con loro la vita.

Omicidio Norina Matuozzo: la 35enne uccisa dopo aver scoperto il tradimento del marito

Il dramma di Norina comincia quando ha 18 anni e decide di lavorare per avere un’indipendenza economica. In quel periodo, infatti, comincia a fare dei turni per un’azienda che produce jeans e ogni giorno prende l’autobus per andare in fabbrica. Proprio alla fermata dell’autobus fa la conoscenza di Salvatore, un ragazzo di 25 anni che le fa perdere la testa. La giovane è talmente presa dal fidanzato che non lo lascia nemmeno quando questo viene arrestato e condannato a scontare 7 anni di carcere. Lui, d’altronde, fino a quel momento è sempre stato gentile con lei e l’ha riempita di attenzioni. Decidono quindi di convolare a nozze mentre Salvatore è in carcere.

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Scontata la pena, Salvatore e Norina cominciano a convivere e cominciano anche i problemi. L’uomo è spesso violento, la picchia, la maltratta e le impedisce di vivere. Salvatore è talmente geloso che le impedisce di lavorare, di truccarsi, di andare in palestra e di uscire con le amiche; è talmente cattivo che la insulta, la demolisce psicologicamente e la costringe a subire vessazioni continue. Norina ormai ha capito che quell’amore è sbagliato ma ha paura di denunciarlo anche perché sa che è affiliato al clan Di Lauro. Decide di tenere duro, di rifugiarsi nell’amore per i due figli e si appoggia emotivamente alla sua famiglia d’origine (da sempre contraria a quella relazione).

La donna trova il coraggio di lasciarlo solo dopo che l’amante del marito la contatta e le confessa che hanno una relazione. Norina non regge più, litiga con l’uomo e lo lascia. Lui la minaccia e le dice che se va via la uccide. Passano 15 giorni, Salvatore va a riprenderla e la convince a tornare a casa a riprovarci. La relazione si rompe definitivamente il 29 febbraio del 2019, quando la vicina di casa irrompe in casa sua urlandole che deve tenere a bada il marito: l’uomo non solo l’aveva tradita con la vicina, ma quando la donna aveva deciso di rompere lui aveva cominciato a perseguitarla.

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Norina se ne va nuovamente a casa dei genitori, questa volta nessun tentativo di Salvatore potrà farle cambiare idea. Salvatore ha capito che questa volta non la potrà convincere ma fa lo stesso irruzione in casa dei suoceri e puntandole la pistola le chiede di dirglielo in faccia. Norina, terrorizzata gli dice: “Non ti amo più, non ti voglio più”. A quel punto l’uomo solleva la pistola e le spara in pieno petto.

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