Covid-19, il vaccino abbatte il rischio ma non lo annulla completamente: i sintomi da tenere d’occhio

Sono ormai oltre 22 milioni gli italiani che hanno ricevuto almeno una dose del vaccino anti-Covid, e i risultati cominciano a vedersi chiaramente, con una netta discesa dei contagi, dei ricoveri e anche dei decessi.

Tuttavia, anche dopo aver ottenuto il vaccino si può contrarre il coronavirus, seppure con un rischio molto, molto più basso. Prima che il corpo sviluppi una protezione contro la malattia sono necessarie alcune settimane, e gli attuali vaccini necessitano di due dosi per essere pienamente efficaci.

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Gli scienziati del King’s College di Londra, come riporta il Mirror, hanno studiato i casi di infezione dopo il vaccino, esaminando i dati di circa 1,1 milioni di persone che erano state vaccinate tra lo scorso dicembre e metà maggio.

Gli esperti hanno quindi scoperto che 2.278 adulti sono risultati positivi dopo la vaccinazione, ovvero solo lo 0,2 per cento. Una cifra che scende ulteriormente se vengono presi in esame solo coloro che hanno avuto due dosi: 187 contagiati, ovvero lo 0,03 per cento.

Covid-19 dopo il vaccino, i sintomi da tenere d’occhio

I ricercatori hanno poi identificato una serie di sintomi da tenere d’occhio dopo aver ricevuto il vaccino.

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Come prima cosa, bisogna fare attenzione agli starnuti, anche se non sono considerati tra i sintomi principali di infezione da Covid-19. Tuttavia, tra le persone sotto i 60 anni che hanno contratto il Covid-19 dopo aver ricevuto il vaccino, lo starnuto era evidenziato nel 24% dei casi.

Inoltre, sono da controllare molto attentamente il fiato corto (anche se si presenterebbe in maniera molto meno severa rispetto a chi contrae il Covid-19 senza vaccino, ndr) e il mal d’orecchi, in particolare l’acufene, una condizione che provoca un ronzio persistente nelle orecchie e un udito “ovattato”.

 

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